Love is in the Air di Banksy aggiudicato per 13 milioni di dollari nella prima asta anche in criptovalute
L’asta di Sotheby’s è stata la prima in assoluto ad accettare offerte e pagamenti in criptovaluta per un’opera fisica (anche se le offerte sono arrivate per lo più in dollari e per telefono). Che l'arte stia addentando con forza la grande avventura degli NFT, i token crittografati e autenticati tramite tecnologia blockchain che consentono all’acquirente di avere la certezza di essere il proprietario di un bene digitale, specificamente creato o derivato da un'opera fisica, non è una novità assoluta. Ma poche ore fa un'opera di Bansky, Love is in the Air , valutata fra i 3 e i 5 milioni di dollari, è stata battuta all'asta da Sotheby's di New York alla cifra di 13 milioni di dollari e, per la prima volta, è stato possibile avanzare rilanci anche in criptovaluta. Anche se offerte e controfferte sono arrivate più che altro in dollari e per telefono, alla vecchia maniera.
A inizio marzo la casa d’aste Christie’s ha venduto per 69,3 milioni di dollari Everydays: The First 5000 Days dell’artista digitale Beepl. Si tratta di un’opera che esiste solo in formato JPEG. A stretto giro di posta Sotheby’s è andata oltre, con l’asta/performance di Pak, artista digitale anonimo. The Fungible Collection si è tenuta dal 12 al 14 aprile scorso e ha segnato l’ingresso di Sotheby’s nel mondo NFT. La vendita, sul marketplace online Nifty Gateway, ha raccolto in totale 16,8 milioni di dollari, e ha giocato, a differenza delle aste tradizionali, non sull’unicità e la numerazione dell’oggetto (fisico o virtuale) da aggiudicarsi ma sulla possibilità di comprarne all’infinito. Sono stati messi in vendita “cubes” (cubi animati creati da Pak) in quantità illimitata, sposando l’idea dell’artista di mettere in discussione le nozioni di valore e rarità dell’opera d’arte. Oltre 3mila collezionisti hanno comprato almeno un cubo, e in totale ne sono stati acquistati 23.598.
approfondimento
NFT, cos'è la nuova tecnologia basata sul blockchain
Christie’s si prepara, in risposta, a CryptoPunks, all’asta il 13 maggio nella “21st Century evening sale”, con una base di 9 milioni di dollari per i 9 cryptopunk più rari e famosi. Il progetto Cryptopunk consiste in diecimila ritratti in pixelart con estetica e spirito punk considerati i primi NFT della storia. Christie’s ha annunciato l’asta con un articolo sul suo sito, lanciando la sfida ai collezionisti: “Poche righe di codice possono tradursi in una reale sensazione di proprietà?” Evidentemente sì, dato che poco più di un mese fa il Cryptopunk #7804 è stato venduto per oltre 7 milioni di dollari, mentre la collezione vanta un mercato complessivo di 280 milioni di dollari.
Ma le aste NFT si integrano anche con il mercato dei beni fisici. È il caso della Lykan HyperSport, star a quattro ruote di Fast and Furious 7, Supercar libanese prodotta in 10 esemplari per il film. Quello all’asta in questi giorni è l’unico sopravvissuto alle riprese. Le offerte (anche in criptovaluta), che si chiuderanno il 14 maggio, sono partite da 100mila dollari.