Covid, Biden favorevole a rimozione brevetti sui vaccini. Le case farmaceutiche frenano

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L'amministrazione Usa annuncia che è impegnata "attivamente" nei negoziati in corso al Wto. L'Ifpma, la federazione che riunisce le aziende farmaceutiche, si oppone: "Decisione deludente". Esulta invece il direttore generale dell'Oms Ghebreyesu: "Momento monumentale". La mossa potrebbe spianare la strada a produzione e distribuzione delle dosi in tutto il mondo, ma soprattutto nei Paesi più poveri

Svolta di Joe Biden sui vaccini: l'amministrazione Usa ha annunciato di essere favorevole a rimuovere le protezioni dei brevetti per i vaccini contro il Covid ed è impegnata "attivamente" in questo senso nei negoziati in corso al Wto. Una mossa che potrebbe spianare la strada ad una accelerazione della produzione e della distribuzione delle dosi in tutto il mondo, soprattutto nei Paesi più poveri, ma che ha già fatto crollare in Borsa i titoli delle case farmaceutiche, che frenano sulla mossa di Biden. La decisione dell'amministrazione americana viene bollata infatti come "deludente" dall'Ifpma, la Federazione internazionale delle aziende farmaceutiche con sede a Ginevra. "Siamo totalmente in linea con l'obiettivo che i vaccini siano rapidamente e equamente distribuiti nel mondo. Ma come abbiamo ripetuto più volte, una sospensione è la risposta semplice ma sbagliata a un problema complesso", si legge in un comunicato (COVID, AGGIORNAMENTI IN DIRETTALO SPECIALE).

Il direttore dell’Oms: “Momento monumentale”

Esulta invece il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesu, che lo definisce "un momento monumentale nella lotta al Covid-19". La revoca temporanea dei brevetti sui vaccini è richiesta in particolare dall'India e dal Sudafrica per poter accelerare la produzione, ma alcuni Paesi, tra cui la Francia, si oppongono. Parigi chiede invece donazioni ai Paesi poveri. Secondo un portavoce dell'Organizzazione mondiale per il Commercio, Keith Rockwell, un panel del Wto per la proprietà intellettuale dovrà occuparsi di nuovo della proposta a una riunione preliminare questo mese, prima di una riunione formale in programma per l'8 e il 9 giugno.

Gli Usa: “Circostanze straordinarie invocano misure straordinarie”

"Si tratta di una crisi sanitaria mondiale e le circostanze straordinarie della pandemia invocano misure straordinarie", ha spiegato così la decisione dell’amministrazione Biden, in un comunicato, la rappresentante Usa per il commercio Katherine Tai. "L'amministrazione Biden crede fermamente alle protezioni della proprietà intellettuale ma per mettere fine a questa pandemia sostiene la revoca di certe protezioni per i vaccini anti Covid", ha sottolineato. Tai riconosce che i negoziati all'Organizzazione mondiale del commercio "richiederanno tempo, data la natura consensuale dell'istituzione e la complessità delle questioni coinvolte". La portavoce della Casa Bianca Jen Psaki aveva anticipato che Joe Biden era a favore di questa revoca e che il presidente ha intenzione di parlarne a breve.

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