
Rapporto Rsf sulla libertà di stampa, l'Italia resta al 41esimo posto: LA CLASSIFICA
Nel consueto report annuale di Reporter senza Frontiere, il nostro Paese conferma il posizionamento dello scorso anno: "Risultato anche delle riforme mancate", secondo la Federazione nazionale della stampa. Sul podio della graduatoria ci sono Norvegia, Finlandia e Svezia. Stati Uniti dietro l'Italia, 44esimi. Tra i peggiori Brasile, Russia e Arabia Saudita

L'Italia si conferma al 41° posto già registrato lo scorso anno, nell'annuale report sulla libertà di stampa, il World Press Freedom Index, di Reporter Senza Frontiere. "Il giornalismo, principale vaccino contro la disinformazione – si legge nella presentazione del Rapporto – è al momento ostacolato in più di 130 Paesi". Ed è stata anche la pandemia a condizionare in negativo l'accesso alle notizie e la libertà dei media

"Il 41° posto nella classifica mondiale sulla libertà di stampa redatta da Reporter Senza Frontiere – sottolinea il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso – è il risultato della situazione in cui si trovano numerosi colleghi minacciati, alcuni dei quali sotto scorta, e dello stallo in cui versano le proposte di legge di tutela del diritto di cronaca e della professione" (foto Rsf)

Il 73% dei 180 Paesi valutati da Reporter Senza Frontiere è caratterizzato da situazioni ritenute "gravissime", "difficili" o "problematiche" per la professione giornalistica, quei territori colorati in nero, rosso o arancione sulla mappa del mondo disegnata da Rsf. La cifra rimane stabile rispetto all'anno scorso. Solo 12 Paesi su 180, ovvero il 7%, contro l'8% del 2020, mostrano una "buona situazione": una percentuale che "non è mai stata così ristretta dal 2013", secondo Rsf (foto Rsf)