L'opera doveva essere il best-seller dell’anno, ma è stata ritirata dal suo editore, W.W. Norton, in seguito alle accuse di abusi sessuali e molestie che sono state mosse all’autore. La casa editrice ha anche fatto una donazione alle associazioni che si occupano di vittime di abusi
Libro fuori stampa con effetto immediato e copie al macero. È il destino della biografia di Philip Roth scritta da Blake Bailey e pubblicata il 6 aprile. L'opera doveva essere il best-seller dell’anno e invece è stata ritirata dal suo editore. W.W. Norton, in seguito alle accuse di abusi sessuali e molestie che sono state mosse all’autore.
La donazione della casa editrice alle vittime di molestie
La casa editrice ha messo fuori stampa con effetto immediato anche The Splendid Things We Planned, il memoir di Bailey uscito nel 2014, ma il biografo viene liberato dall'esclusiva e "se vuole potrà cercare un editore altrove”, come si legge in un memo allo staff della presidente di Norton, Julia Reidhead. Nella stessa nota, si annuncia una donazione da parte della casa editrice, pari all'anticipo "a sei cifre" ricevuto da Bailey, a organizzazioni che difendono le vittime di molestie sessuali.
Bailey era stato contattato dallo stesso Roth
Philip Roth: The Biography era approdata due settimane fa nella classifica dei libri più venduti. Per Bailey, che ci ha lavorato per anni avendo avuto pieno accesso a parenti, amici, ex amanti, diari, lettere e altri documenti di archivio, era stato l'apice del lavoro da biografo. Autore di "vite" di altri scrittori americani come Richard Yates e John Cheever, Bailey era stato contattato da Roth nel 2012, sei anni prima di morire, per portare a termine un progetto su cui lo scrittore, dopo esser stato per decenni il narratore di se stesso attraverso personaggi come Alexander Portnoy, Nathan Zuckerman e Mickey Sabbath, meditava da quando nel 1996, l'ex moglie Claire Bloom lo aveva fatto a pezzi nel memoir Leaving a Doll's House.
Le accuse nei confronti di Bailey
Il libro ha ricevuto diverse critiche per il modo in cui racconta il rapporto di Roth con le donne e la pubblicazione aveva fatto riemergere accuse vecchie e nuove nei confronti del suo autore. Ad accusare Bailey anche Valentina Rice, vicepresidente vendite e marketing di Bloomsbury, che ha raccontato di esser stata stuprata da Bailey nel 2015. Inoltre, secondo diverse testimonianze, negli anni Novanta, quando insegnava inglese in una scuola media di New Orleans, Bailey avrebbe rivolto attenzioni morbose ad allieve allora tredicenni e avrebbe poi sfruttato la relazione speciale per sedurle una volta maggiorenni.
