Caso Zaki, Liliana Segre firma mozione per la concessione della cittadinanza italiana

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La senatrice a vita annuncia di aver firmato la mozione per la concessione della cittadinanza allo studente egiziano, in carcere al Cairo con l'accusa di sedizione. Intanto la fidanzata riceve un messaggio da Patrick: "resisto grazie a voi".

"Ho firmato con profonda convinzione la mozione che chiede al governo italiano di concedere subito la cittadinanza italiana a Patrick Zaki, il ricercatore dell'Università di Bologna detenuto senza alcuna motivazione e senza processo sin dal 7 febbraio 2020 nelle carceri egiziane". Anche la senatrice a vita Liliana Segre ha sottoscritto la proposta approvata il 14 aprile da Palazzo Madama per la concessione della cittadinanza italiana allo studente arrestato al Cairo oltre un anno fa.

 "La detenzione di Zaki senza processo - ha aggiunto - è una violazione clamorosa dei diritti umani e civili che lo Stato democratico italiano non può accettare senza fare il possibile per ottenere la liberazione del prigioniero, a partire dalla concessione immediata della cittadinanza".

Messaggio dal carcere di Patrick

Intanto giungono messaggi di speranza dal carcere del Cairo dove è detenuto da oltre un anno lo studente egiziano dell’università di Bologna Patrick Zaki. La sua fidanzata è riuscita finalmente a fargli visita e a ricevere un messaggio in italiano nascosto all’interno del libro “Cent’anni di solitudine”. “Sto ancora resistendo, grazie a tutti per il vostro sostegno”, questo il contenuto delle poche righe che sono state poi rilanciate dal sito del movimento “Patrick Libero”.  

 

"Rassegnato a restare ancora a lungo in carcere"

"Sembrava stare bene in generale – ha detto la ragazza al termine della visita - ma era confuso su quanto accaduto nell'ultima udienza e ha detto che sapeva che la sua detenzione era stata rinnovata per altri 45 giorni". "Non era però a conoscenza dello stato dell'appello presentato dai suoi avvocati - ha proseguito nel suo racconto pubblicato sulla pagina Facebook- per sostituire i giudici che si occupano del suo caso". La ragazza lo ha aggiornato sul fatto che la richiesta dei suoi avvocati è stata respinta.

Quando la ragazza ha cercato di consolarlo, Patrick "ha sorriso con sarcasmo dicendo che si sta provando ad adattare alla prigione, in un modo che faceva intendere che ha perso la speranza di essere liberato presto e che sta rimanendo forte per coloro che ama".

Noury (Amnesty ): "II governo intervenga"

"Il messaggio di Patrick Zaki dal carcere, in cui dice che sta ancora resistendo è di una bellezza e coraggio enormi". Questo il commento del portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury, che ha ribadito la necessità di un intervento da parte del governo italiano nei confronti del Cairo affinché lo studente, incarcerato per aver manifestato contro il regime del presidente al Sisi, sia rimesso in libertà.

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