Caso Floyd, il giudice ripristina l’accusa di omicidio di terzo grado per l’ex poliziotto

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Derek Chauvin dovrà rispondere non solo di omicidio involontario di secondo grado e omicidio colposo ma pure di omicidio di terzo grado. Lo scorso maggio aveva ucciso il 46enne afroamericano George Floyd a Minneapolis premendo a lungo il ginocchio sul suo collo e non facendolo respirare

Derek Chauvin, l'ex poliziotto accusato di aver ucciso l'afroamericano George Floyd  (CHI ERA) premendo a lungo il ginocchio sul suo collo, dovrà rispondere non solo di omicidio involontario di secondo grado e omicidio colposo ma pure di omicidio di terzo grado: imputazione che richiede di dimostrare sconsiderata indifferenza per la vita umana e che potrebbe facilitare la condanna. Lo ha deciso il giudice del processo in corso a Minneapolis, Peter Cahill, che in passato aveva respinto l'accusa. Poi una corte d'appello aveva chiesto che rivalutasse la sua decisione.  La morte di Floyd suscitò le proteste da cui è nato il movimento "Black lives matter".

Processo iniziato lo scorso 9 marzo

Il 9 marzo si è aperto a Minneapolis con la selezione dei primi giurati il processo per la morte di George Floyd. Altri tre ex agenti che parteciparono all'arresto saranno processati per accuse meno gravi in un procedimento separato. La vicenda scatenò una delle più grandi ondate di protesta nel Paese contro il razzismo e la brutalità della polizia.

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