Lo Stato degli Usa riapre al 100% provocando il disappunto delle autorità sanitarie statunitensi. La città di Austin invece opta per il mantenimento dell'obbligo della mascherina.
Il Texas riapre al 100%. Dal 10 marzo non c'è più l'obbligo di mascherina e tutte le attività possono riaprire a piena capacità. Unica eccezione è la città di Austin che, sfidando il governatore repubblicano Gregg Abbott, mantiene l'obbligo della mascherina (COVID: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEL CONTAGIO).
Critiche degli esperti sanitari
La riapertura del Texas ha sollevato le critiche degli esperti sanitari perché prematura, considerato che lo Stato ha in media 5.500 nuovi casi al giorno e uno dei tassi più bassi di vaccinazione negli Stati Uniti. Abbott però non si è piegato dando il via libera alla rimozione di tutte le restrizioni imposte per il Covid.
approfondimento
Coronavirus, 10 Paesi con più casi in 24 ore: Usa e Brasile in testa
Biden accelera sul piano vaccinale
Gli Stati Uniti al momento si confermano il Paese più malato del mondo, afflitto da 29 milioni di contagi e 530mila morti. Ma potrebbe tornare alla normalità a fine maggio. Quando, secondo il presidente Joe Biden, ci saranno dosi di vaccino sufficienti per tutta la popolazione. L'inquilino della Casa ha infatti annunciato 100 milioni di dosi, attese per la seconda metà dell'anno. Biden ha dato la notizia in occasione dell'incontro alla Casa Bianca con i dirigenti di Johnson&Johnson e Merck, una settimana dopo aver mediato un accordo tra le due case farmaceutiche rivali per aumentare la produzione del vaccino sviluppato dalla prima.