A livello globale si contano più di 2 milioni e 120mila vittime e i contagi superano i 98 milioni e 747mila. Calano le terapie intensive in Francia, mentre in Portogallo si è registrato un aumento record di casi e morti alla vigilia delle elezioni presidenziali. In Nuova Zelanda rilevato il primo caso di trasmissione comunitaria da oltre due mesi. Proteste in Brasile contro il presidente Bolsonaro. In Giappone ritardi sulla campagna vaccinale
Secondo i dati della Johns Hopkins University aggiornati alla mattinata del 24 gennaio, sono più di 2 milioni e 120mila le vittime del Covid-19 nel mondo, mentre i contagi superano i 98 milioni e 747mila (AGGIORNAMENTI - SPECIALE). Negli Stati Uniti salgono a 17,4 milioni le persone che hanno ricevuto la prima dose del vaccino, pari al 15,2% della popolazione considerata prioritaria e al 5,2% della popolazione totale. In Tirolo, in Austria, sono stati rilevati per la prima volta 5 casi della variante sudafricana, mentre in Nuova Zelanda è stato registrato il primo caso di trasmissione comunitaria da oltre due mesi. In Brasile proteste contro il presidente Jair Bolsonaro per la gestione della pandemia.
In Austria 5 casi del ceppo sudafricano tra addetti funivie
In Tirolo (Austria) sono stati registrati per la prima volta 5 casi della variante sudafricana del Covid-19. A confermare la presenza del ceppo è l'agenzia nazionale della salute Ages. Il focolaio è stato individuato a Hochfuegen nella Zillertal e interesserebbe dipendenti degli impianti di risalita. Altri 21 casi sospetti di variante britannica sarebbero stati individuati nelle comunità di Fuegen, Fuegenberg, Uderns, Hippach e Mayrhofen.
Germania: 12.257 casi e 349 decessi in 24 ore
La Germania ha registrato 12.257 casi di contagio da Coivid-19 e 349 decessi in 24 ore. Lo riportano i dati dell'ultimo bollettino dell'Istituto Robert Koch, che aggiorna così a 2.134.936 i casi e a 51.870 le vittime dall'inizio della pandemia.
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In Francia aumentano i casi ma calano le terapie intensive
In Francia in 24 ore sono stati registrati 23.924 casi di coronavirus, in aumento rispetto al giorno precedente (23.292) e a sette giorni fa (21.406). Al contrario, il numero di pazienti in terapia intensiva è sceso di 16 unità a 2.896: è la prima volta in due settimane dopo che da metà gennaio è cresciuto quotidianamente con una media di 20 nuovi pazienti al giorno.
Impennata di casi e morti alla vigilia del voto in Portogallo
In Portogallo, alla vigilia delle elezioni presidenziali del 24 gennaio, si è registrato un aumento record di casi e morti per coronavirus. In 24 ore 274 persone sono decedute e in 15.333 sono risultati positivi, mai così tanti dall'inizio della pandemia.
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In Nuova Zelanda primo caso di trasmissione comunitaria da mesi
La Nuova Zelanda ha registrato, a Nord di Auckland, il primo caso di trasmissione comunitaria del coronavirus da oltre due mesi, facendo scattare con urgenza i protocolli di contact-tracing. Si tratta di una donna di 56 anni, tornata di recente dall'Europa, che è risultata positiva con sintomi 10 giorni dopo aver terminato la quarantena obbligatoria di due settimane. I piani di tracciamento sono subito scattati nel momento in cui si è saputo che la donna e suo marito hanno viaggiato per giorni nella regione di Northland quando lei era già potenzialmente contagiosa. Le autorità sanitarie hanno fatto sapere che per ora è troppo presto per decidere se è necessario un lockdown nella zona.
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In Brasile proteste contro Bolsonaro
Sabato, con carovane di veicoli e persino biciclette in almeno 50 città, i movimenti sociali e sindacali del Brasile hanno chiesto che il presidente Jair Bolsonaro sia sottoposto a impeachment per la sua gestione disastrosa della pandemia. La popolarità del leader brasiliano sta calando man mano che si aggrava la situazione sanitaria: il tasso di disapprovazione del governo è aumentato di 8 punti percentuali da dicembre ed è arrivato al 40%, secondo un'inchiesta realizzata dall'istituto Datafolha; anche l'indice di approvazione è sceso, dal 37% a dicembre al 31% attuale. La sfilata di auto che suonavano il clacson per richiamare l'attenzione e portavano bandiere e cartelli con messaggi contro Bolsonaro e a favore di misure efficaci contro la pandemia si sono moltiplicate nelle capitali regionali, ma anche nei centri minori. I manifestanti chiedevano che il Congresso esamini qualcuna delle 57 richieste di apertura di processo politico destituente contro Bolsonaro, richieste che sono state presentate alla Camera dei deputati e mettono alla berlina il capo dello Stato principalmente per il suo negazionismo. Le manifestazioni sono state convocate sul web dai partiti della sinistra, le centrali sindacali e le potenti coalizioni Frente Brasil Popular e Pueblo Sin Miedo, che riuniscono enormi organizzazioni sociali come il Movimiento de los Sin Tierra e la Unio'n Nacional de los Estudiantes.
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Giappone: previsti ritardi sulla campagna vaccinale
In Giappone l'80% delle prefetture anticipa difficoltà sul reclutamento di un numero sufficiente di dottori e infermieri per l'avvio della campagna di vaccinazioni contro il coronavirus, prevista per la fine di febbraio. Lo rivela un'indagine dell'agenzia Kyodo, condotta nelle 47 prefetture dell'arcipelago. Tra queste, 30 evidenziano come maggiore impedimento la selezione appropriata di luoghi pubblici in cui può essere gestito il piano di somministrazione dei vaccini, 18 prefetture citano la scarsità delle risorse finanziarie, mentre altre 16 sottolineano l'aspetto logistico, inclusa le procedure di refrigerazione delle fiale. In Giappone, a differenza degli altri Paesi, le vaccinazioni non saranno disponibili prima di fine febbraio e riguarderanno inizialmente gli operatori medici, seguiti dalle persone con più di 65 anni di età a marzo e successivamente chi soffre di malattie croniche. Fonti dell'esecutivo, citate dai media nipponici, prevedono che la campagna di inoculazione per la popolazione non dovrebbe avvenire prima di maggio.
In Egitto al via la campagna di vaccinazione
L'Egitto inizia oggi, domenica 24 gennaio, la sua campagna di vaccinazione contro il Covid-19, con il prodotto del gruppo farmaceutico cinese Sinopharm. Lo ha annunciato sabato sera il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi. "Domani inizieremo la campagna di vaccinazione con gli operatori sanitari prima, seguiti da persone con malattie croniche e poi gli anziani", ha detto in un breve discorso. L'Egitto, il Paese più popoloso del mondo arabo con i suoi circa 100 milioni di abitanti, ha ricevuto i primi lotti di vaccino a dicembre. Il laboratorio cinese indica che il suo vaccino è efficace al 79%. Il ministro della Salute egiziano Hala Zayed aveva anche indicato all'inizio di gennaio che il suo Paese avrebbe ricevuto dosi del vaccino dal produttore britannico AstraZeneca. L'Egitto ha registrato più di 160.000 casi di coronavirus, di cui 8.850 morti. Tuttavia, i funzionari sanitari stimano che, a causa del basso numero di test, il numero effettivo di contaminazione potrebbe essere almeno dieci volte superiore.