Si registrano "fiammate" locali di contagi sul territorio francese. Intanto continuano a preoccupare gli Usa e la situazione in Brasile. La “variante inglese" si è già diffusa in almeno 60 Paesi e in Uk ha provocato oltre 1.800 decessi in 24 ore. La capitale cinese chiude in anticipo di due settimane le scuole
Continua a correre la pandemia di Covid-19 in tutto il mondo: dagli Usa alla Francia, dove aumentano i contagi e si teme che sia arrivata una nuova variante. Intanto, in Cina, Pechino ha deciso di chiudere le scuole dal 25 gennaio fino a marzo. Preoccupa anche il Brasile. In Germania altri 20mila casi e 1.013 morti in 24 ore e il governo ha prorogato fino al 14 febbraio le misure anti-Covid (CORONAVIRUS: LO SPECIALE - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI).
La situazione negli Usa
Il numero dei decessi negli Stati Uniti è pari a oltre 406mila e ha superato i 405.399 morti americani fra militari e civili nella Seconda Guerra Mondiale (cifra ufficiale del Dipartimento per i reduci). Già a fine aprile era stato superato il numero dei militari uccisi durante la guerra in Vietnam. Gli Usa hanno registrato 4.261 decessi in 24 ore. Nel Paese più colpito al mondo in termini assoluti, secondo i dati raccolti dalla Johns Hopkins University, i contagi complessivi sono arrivati a più di 24 milioni e 434mila. Lo Stato di New York rimane il più colpito dalla pandemia con 41.587 morti, seguito da California (34.579), Texas (33.491), Florida (24.578) e New Jersey (20.664). Altri Stati con un elevato numero di vittime sono Illinois (20.285), Pennsylvania (19.811), Michigan (14.770), Massachusetts (13.829) o Georgia (12.778).
Francia, paura per nuova variante
Intanto, "fiammate" locali di contagi - che esplodono in modo esponenziale in alcune zone della Francia - alimentano negli ultimi giorni l'ipotesi di una nuova variante sconosciuta del Covid-19, più contagiosa di quelle osservate finora nel Paese. Nell'ospedale di Compiègne, a nord di Parigi, sono 160 i pazienti contagiati e la cosiddetta variante inglese, subito sospettata, è stata esclusa dalle analisi. Analogo fenomeno è stato registrato nel sud-ovest, nel centro e nell'est dove in diversi ospedali si registra una media di contagi molto più alta di quella nazionale.
Pechino chiude le scuole dal 25 gennaio fino a marzo
Pechino chiude in anticipo di due settimane le scuole, nell'ambito delle misure per contrastare la nuova ondata di Covid-19: la Commissione istruzione municipale, riunitasi oggi per adottare le misure finali, ha deciso di anticipare di due settimane, a lunedì 25 gennaio, la chiusura delle scuole e degli asili ancora aperti in vista della festività del Capodanno lunare che parte il 12 febbraio. In base al nuovo calendario, la riapertura è prevista dal primo marzo, ma la decisione finale sarà adottata dalle autorità in base all'andamento dell'epidemia. L'insegnamento sarà effettuato online.
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La situazione in Brasile
Il Brasile ha registrato 1.340 morti di Covid-19 e 64.385 contagi nelle ultime 24 ore. Lo rivela il ministero della Salute, precisando che si tratta della seconda cifra più alta di vittime del 2021 dopo i 1.524 morti dello scorso 7 gennaio. Il bilancio totale sale a 212.831 vittime e 8.638.249 contagi dall'inizio della pandemia. Come si legge sulla stampa brasiliana, il ministro degli Esteri non ha dato informazioni sui tempi dell'arrivo di nuove dosi di vaccino da India e Cina, aumentando la preoccupazione nel Paese il cui piano di vaccinazione stenta a decollare. Il governo dello stato brasiliano di San Paolo pensa a nuove restrizioni. Il governatore Joao Doria ha annunciato di avere allo studio nuove misure per limitare ulteriormente la circolazione delle persone e per rallentare i contagi. Lo stato di San Paolo, il più popoloso e industrializzato del Brasile, è il più colpito dalla pandemia di Covid-19, che ha già causato oltre 50 mila morti.
Media: da Amazzonia versione più letale per giovani
Sempre dal Brasile arriva l'allarme per una nuova variante del virus, dalle prime evidenze molto pericolosa perché più rapida nella diffusione, più grave nei sintomi e più letale per i giovani. Lo scrive, dopo avere intervistato medici in prima linea, la testata brasiliana The Rio Times, nella sua newsletter quotidiana. La nuova versione del coronavirus sarebbe partita dall'Amazzonia occidentale e può contagiare anche chi è già stato infettato dalla prima versione del virus.
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Cuba: 100 mln dosi per tutta popolazione entro 2021
Cuba, intanto, punta a produrre 100 milioni di dosi del suo vaccino contro il coronavirus e di somministrarli a tutta la popolazione (oltre 11 milioni di persone) entro quest'anno. Lo ha annunciato il direttore dell'istituto Finlay, che guida due dei quattro progetti che si trovano attualmente nella fase dei test clinici. Il candidato vaccino che si trova nella fase più avanzata dei test è Soberana 2, e la produzione è già iniziata. "Se tutto va bene, entro quest'anno tutta la popolazione cubana sarà vaccinata”. L'obiettivo è completare i test e avviare la campagna generale di vaccinazione entro il primo semestre dell'anno: sarà gratuito ma non obbligatorio, e sarà offerto anche ai turisti. Nel momento in cui uno dei progetti cubani verra' autorizzato, sarà il primo vaccino realizzato in America latina. Cuba, Paese colpito meno degli altri nell'area, ha comunque registrato 19.122 casi e 180 decessi. L'embargo Usa non colpisce i prodotti medici e i vaccini, ma le difficoltà economiche non consentono a Cuba di potersi permettere l'acquisto dei prodotti americani. Il Paese destina alla Salute un quarto del suo bilancio nazionale e dagli anni '80 punta molto sulle biotecnologie.
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