Donald Trump è il primo Presidente in 152 anni a non partecipare alla cerimonia di insediamento del suo successore. Prima di lui, John Adams nel 1811, John Quincy Adams nel 1829, Andrew Johnson nel 1869 e Richard Nixon, che rassegnò le dimissioni nel 1974, prima che Gerald Ford giurasse alla Casa Bianca. Nel momento più basso della Presidenza Trump, i suoi sostenitori continuano, però, a sostenerlo. Vogliono che si ricandidi. E non si sentono rappresentati da Joe Biden
Nonostante Trump abbia incitato i suoi sostenitori ad entrare al Congresso lo scorso 6 gennaio, sono decine di migliaia gli elettori che gli sono rimasti fedeli. Gli autori dell’assalto, tra cui vi erano anche molti suprematisti bianchi, non erano soltanto che una piccola parte dei 74 milioni di persone che hanno votato per il Tycoon lo scorso novembre e nel 2016.
Le ragioni del sostegno incondizionato
Credono in lui e nelle sue capacità nonostante il secondo processo di impeachment. Ne parlano usando termini reverenziali definendolo “l'unico presidente che è riuscito a dare sostegno ai lavoratori e non all'élite”. Sono convinti che Trump abbia vinto le elezioni di Novembre, un pensiero che è stato ripetuto spesso dal Commander-in-Chief uscente. E, guardando i risultati – positivi - dell’economia statunitense pre Covid-19, sono certi che The Donald meriti un secondo mandato. Anche se questo significa candidarsi e vincere le prossime elezioni.
Molti di questi sostenitori pensano che la decisione di ritirare il Paese dagli accordi sul clima di Parigi sia stata giusta, come del resto il pieno sostegno dato a Israele. E non intendono cambiare posizione.
Trump sa di essere popolare tra i suoi sostenitori
Donald Trump boicotterà la cerimonia di insediamento di Joe Biden di mercoledì 20 gennaio ma lascerà il suo incarico sapendo che un terzo degli americani approvano quanto ha fatto durante il suo mandato. E che vogliono si ricandidi quanto prima. Ma soprattutto Trump sa che la sua popolarità non ha subìto flessioni, anche e soprattutto grazie al continuo sostegno di queste persone.
Trumpiani che nei prossimi quattro anni non si sentiranno rappresentati dal Presidente Joe Biden che, però, punta a guarire e riunire il Paese. E proverà a parlare anche a chi avrebbe preferito Donald Trump.
200mila bandiere Usa per il giuramento di Biden
Per la cerimonia di insediamento, Biden e Harris avranno davanti a loro, al National Mall di Washington D.C, 200mila bandiere americane: saranno il simbolo degli americani che non potranno essere presenti, sia per le restrizioni dovute all’emergenza coronavirus che per questioni legate alla sicurezza. E questo sarà il primo, piccolo passo della nuova amministrazione per ricostruire un Paese ferito e diviso, sotto la cui bandiera tutti (democratici e repubblicani) possono sentirsi rappresentati.