Intesa nel Golfo: finisce l'embargo al Qatar

Mondo

Svolta nei rapporti tra Doha e Arabia Saudita, Emirati Arabi e Barhein. La formalizzazione dell'accordo attesa per le prossime ore

Una crisi diplomatica che per oltre tre anni ha scandito le dinamiche regionali nel Golfo in seguito al 'congelamento' dei rapporti tra Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Bahrein da un lato e il Qatar dall'altro appare in via di risoluzione grazie anche al ruolo di mediazione degli Stati Uniti. Prima l'annuncio della decisione di Riad di riaprire al Qatar le frontiere e lo spazio aereo, poi le indiscrezioni - da media Usa - sulla firma di un accordo che mette fine all'embargo dei tre Paesi dell'area contro Doha, hanno confermato in queste ore la svolta.

Il ruolo di Jared Kushner

L'accordo - scrive il sito americano Axios - è frutto di un lavoro di mediazione svolto da Jared Kushner, consigliere e genero del presidente Usa Donald Trump, volato in Arabia Saudita per partecipare al vertice del Consiglio di cooperazione del Golfo (Gcc) nell'ambito del quale è attesa nelle prossime ore la firma dell'intesa.

Cosa prevede l'accordo

Si tratta in sostanza dell'adozione di tre impegni volti a rafforzare la fiducia reciproca: in primo luogo l'Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti e il Bahrein toglieranno il blocco ai trasporti qatarioti, il Qatar da parte sua annullerà le azioni legali contro i paesi vicini. Cesserà inoltre la campagna mediatica fatta di accuse tra i tre Paesi e il Qatar. Segnale poi che la svolta è decisa è anche la partecipazione al vertice in Arabia Saudita, secondo un annuncio ufficiale diffuso poco fa da Doha, dell'emiro del Qatar, sceicco Tamim bin Hamad Al-Thani, per la prima volta dall'entrata in vigore dell'embargo.

Un'intesa costruita nel tempo

Secondo la ricostruzione di Axios, l'accordo era stato raggiunto in linea di principio durante la scorsa visita di Jared Kushner in Arabia Saudita e in Qatar alcune settimane fa, dove il consigliere di Trump aveva incontrato il principe saudita Mohammed bin Salman e lo sceicco Tamim. Per poi limare l'intesa nelle ultime settimane, non senza ulteriori mediazioni di Kushner, fino a raggiungere l'accordo che sarà sul tavolo domani. Un gesto chiaro quello dei Paesi del Golfo verso l'amministrazione Trump che ha per tutto il tempo mantenuto i rapporti con ognuno e che consente al tycoon di lasciare un ultimo segno, un'eredità, nel complicato scacchiere dei rapporti con i Paesi del Golfo e del Medio Oriente prima di concludere la presidenza. Ma anche la volontà dei Paesi interessati di chiudere il dossier in sospeso prima dell'arrivo del nuovo presidente americano, Joe Biden.

Mondo: I più letti