
Libia, i due pescherecci in viaggio verso le coste italiane: sono scortati da nave Marina
Arriveranno in Italia domenica Antartide e Medinea, le due barche con a bordo i 18 pescatori di Mazara del Vallo liberati giovedì. Ad accompagnarle, per assicurare un transito in mare in sicurezza, la fregata Margottini della Marina Militare: la nave, impegnata nell'Operazione nazionale Mare sicuro, ha intercettato i pescherecci all'uscita delle acque territoriali libiche

Sono in viaggio dalla Libia verso le coste italiane Antartide e Medinea, i due pescherecci con a bordo i 18 pescatori di Mazara del Vallo liberati giovedì. Le due barche sono scortate da una nave della Marina Militare italiana
Libia, il racconto dei pescatori: "Subite umiliazioni, ma mai violenze"
I due pescherecci sono scortati dalla fregata Margottini della Marina Militare
Liberati i pescatori italiani sequestrati in Libia
I 18 pescatori sono rimasti sequestrati in Libia per 108 giorni
Il racconto della vicenda
A sbloccare la vicenda, giovedì 17 gennaio, è stata una missione a Bengasi di Giuseppe Conte e Luigi Di Maio
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La fregata Margottini della Marina Militare è impegnata nell'Operazione nazionale Mare sicuro: ha intercettati i due pescherecci all'uscita delle acque territoriali libiche
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La nave, fanno sapere fonti del ministero della Difesa, garantirà il transito in mare in sicurezza dei due pescherecci fino a Mazara del Vallo, dove l'arrivo è previsto per la mattina di domenica
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"La Marina Militare, pur nel pieno della pandemia Covid-19, continua a onorare gli impegni operativi a sostegno del Paese e garantisce la tutela degli interessi nazionali sul mare e dal mare, attraverso le Operazioni Mare sicuro e Irini, oltre all'impegno in antipirateria nel Golfo di Guinea e nell'Oceano Indiano", ha spiegato la Difesa
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I due pescherecci hanno lasciato la Libia nelle scorse ore: hanno lasciato il porto di Bengasi per fare rientro a Mazara del Vallo

I 18 uomini d'equipaggio, liberati giovedì dal generale Haftar dopo la missione in Libia del premier Giuseppe Conte e del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, sono tutti a bordo

Le due imbarcazioni hanno lasciato il porto di Bengasi in nottata: c’è stato un ritardo dovuto alla necessità di ricaricare le batterie dei motori, rimaste ferme per 108 giorni dopo il sequestro avvenuto il primo settembre scorso. Per compiere la traversata nel Canale di Sicilia i due motopesca, che viaggiano alla velocità di dieci nodi all'ora, dovrebbero impiegare all'incirca 48 ore. L'arrivo a Mazara del Vallo, dove familiari e amici dei pescatori stanno già festeggiando la liberazione, è previsto per domenica

Conte e Di Maio durante la missione a Bengasi

"In questi 108 giorni abbiamo cambiato quattro carceri in condizioni sempre più difficili", ha raccontato Pietro Marrone, capitano della Medinea, nel primo contatto via radio dopo la partenza col suo armatore Marco Marrone. Ha aggiunto: “Ci hanno tenuti divisi italiani e tunisini, separati. In celle buie, senza un processo e sempre con gli stessi abiti. Abbiamo subito delle umiliazioni, pressioni psicologiche, ma mai violenze”. La situazione si è sbloccata il 17 dicembre, con la missione di Conte e Di Maio in Libia