Usa, Trump blocca le importazioni di cotone dallo Xinjiang

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Fotogramma_Donald Trump

Dall'amministrazione americana arrivano nuove limitazioni per le aziende cinesi. In questo modo  Trump, anche nelle sue ultime settimane alla Casa Bianca, persegue la via dello scontro col Paese asiatico  

L'amministrazione Trump non si ferma e continua in particolare a riservare attenzioni e limitazioni alle imprese cinesi anche in queste ultime settimane alla Casa Bianca. Queste azioni potrebbero rendere ancora più difficile per il presidente eletto Joe Biden ricostruire le relazioni con il il Paese asiatico, messe duramente alla prova da una prolungata lotta commerciale, una volta insediatosi.

Nuove sanzioni per la Cina

Una delle ultime mosse in questo senso è arrivata con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti che ha aggiunto il principale produttore di chip cinese SMIC, il gigante petrolifero CNOOC e diverse altre aziende a un elenco di società che il Dipartimento stesso sostiene siano di proprietà o controllate dall'esercito cinese. Ciò implica che ora queste aziende diventeranno oggetto di restrizioni, compreso il divieto per i cittadini americani di investire in esse.

Colpito lo Xinjiang

Trump ha anche messo al bando le importazioni di cotone e di prodotti dello stesso materiale della Xinjiang Production and Construction Corps. L'accusa per questa azienda è quella di utilizzare come forza lavoro gli uiguri detenuti in stato di semischiavitù. A rendere nota la decisione è stata l'agenzia statunitense Customs and Border Protection. La regione dello Xinjiang è stata molto colpita dalle sanzioni imposte dal presidente americano in collegamento alle accuse secondo le quali gli uiguri e le altre minoranze musulmane sarebbero tenute rinchiuse in strutture assimilabili a campi di lavoro.  Pechino da parte ha accusato gli Usa di fabbricare "notizie false sui cosiddetti lavori forzati" per "limitare e sopprimere le imprese dello Xinjiang".

Visti ridotti

Tra le altre decisioni spicca anche la scelta di limitare a un mese i visti per i membri del Partito comunista cinese. Ma tutto questo non risulta sorprendente per gli analisti americani che si aspettavano che l'attuale amministrazione statunitense continuasse a scagliarsi contro la Cina fino alla fine del suo mandato. L'obiettivo di Trump sarebbe quello dimostrare la forza del suo approccio e rendere più ardua un'eventuale inversione di rotta di Biden.

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