
Elezioni Usa 2020, da Arizona a Georgia: gli Stati dove Trump può chiedere il riconteggio
Il 7 novembre il candidato dem Joe Biden ha raggiunto e superato la soglia dei 270 grandi elettori ed è quindi il presidente eletto degli Usa. Ma l'attuale inquilino della Casa Bianca ha già preventivato la richiesta di contare nuovamente le schede elettorali in alcuni Stati
Joe Biden ha raggiunto e superato la soglia dei 270 grandi elettori, necessari per conquistare la Casa Bianca. È quindi formalmente il 46esimo presidente eletto degli Usa. Lo spoglio delle schede valide per le elezioni presidenziali 2020 però non è ancora concluso e la battaglia elettorale tra Trump e Biden non è finita. L'attuale presidente Usa ha infatti dichiarato che chiederà ufficialmente il riconteggio in alcuni Stati dove il margine tra i due è molto basso
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La differenza di voti tra Trump e Biden non è così ampia e l'attuale presidente americano vuole ricontare le preferenze espresse per cercare di ribaltare il verdetto nella corsa ai 270 grandi elettori. Gli Stati in cui Trump vorrebbe ricontare le schede sono Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, Pennsylvania e Wisconsin
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Ogni Stato ha delle modalità diverse per il riconteggio: in Arizona, per esempio, la legge richiede un riconteggio obbligatorio quando lo scarto fra i due candidati è inferiore all’1%
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In Arizona al momento, quando è stato scrutinato il 97% delle schede, questo scarto tra i due candidati è fermo a 0,6 punti, a favore di Joe Biden, appena 20mila schede di distanza
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Dunque in questo Stato, Trump ha facoltà di richiedere il conteggio, perché il margine richiesto tra i due sfidanti è inferiore a quello previsto
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In Georgia, invece, un candidato può richiedere il riconteggio, ma solo se il margine è ancora più stretto, inferiore allo 0,5% dei voti
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In Georgia, con il 98% delle schede scrutinate, Biden sta vincendo, stando agli ultimi dati, dello 0,1%, con un margine di meno di 10.000 voti su Trump
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In Michigan il riconteggio è automatico se tra i due candidati c'è uno scarto di massimo duemila voti
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Un candidato, se sostiene di essere stato frodato, può richiedere il riconteggio entro due giorni. Biden, al momento, con il 98% delle schede scrutinate, è in vantaggio di 146 mila voti, circa il 2,6%
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In Nevada chi perde le elezioni può richiedere il riconteggio entro tre giorni lavorativi, coprendo però il costo delle operazioni. Qui non è necessario avere alcun tipo di margine tra i due candidati
Se chi chiede il riconteggio dovesse effettivamente risultare vincitore, la somma sarebbe completamente restituita. Stando alle ultime notizie (94% delle schede scutinate), il vantaggio di Biden è di 25mila voti, quindi è avanti del 2%

In Pennsylvania, se il margine è inferiore allo 0,5% dei voti, la legge obbliga a indire un riconteggio entro il 12 novembre

Joe Biden, in questo Stato, con il 98% delle schede scrutinate, ha per ora un vantaggio dello 0,51% (circa 34mila voti in più). Il secondo conteggio, comunque, andrebbe portato a termine entro il 24 novembre

In Wisconsin, infine, la legge permette di chiedere un riconteggio quando il margine tra i due candidati è inferiore all’1%

In Wisconsin, al momento, Joe Biden sta vincendo con un margine dello 0,6%, con 20mila voti di vantaggio

Le richieste di Trump dovranno arrivare nelle prossime settimane, perché a livello federale il limite per risolvere le questioni relative al conteggio è l’8 dicembre. Qualche giorno più tardi, il 14, si riuniranno infatti i grandi elettori per la ratifica dell'elezione del presidente
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