Almeno 7 persone sono state uccise e oltre una cinquantina, tra i quali tanti bambini, sono rimaste ferite nell'esplosione di una bomba in una scuola coranica nella città del nord-ovest del Pakistan
Almeno 7 persone sono morte e oltre una cinquantina, tra i quali tanti bambini, sono rimaste ferite nell'esplosione di una bomba in una madrassa, una scuola coranica, a Peshawar, una grande città del nord-ovest del Pakistan. Al momento dell'esplosione avvenuta in un quartiere chiamato Dir Colony nella scuola c'era una sessantina di alunni. "Gli esplosivi erano all'interno di una borsa che qualcuno ha introdotto nel seminario", ha riferito il portavoce della polizia, Faiz Khan. E adesso il timore concreto è che il numero delle vittime possa aumentare. La violenza estremista è diminuita in Pakistan grazie a diverse operazioni militari condotte nelle aree tribali al confine con l'Afghanistan; ma diversi gruppi sono ancora in grado di commettere attentati. Nel 2014, un attacco dei talebani pakistani in una scuola gestita dall'esercito, proprio a Peshawar, uccise più di 150 persone, la stragrande maggioranza dei quali erano giovanissimi studenti. Da quel momento l'esercito pakistano ha intensificato le operazioni contro i gruppi armati e negli ultimi anni il terrorismo si è notevolmente ridotto. Ma negli ultimi mesi si è assistito a una ripresa della violenza: a meta' di ottobre, 14 membri delle forze di sicurezza sono stati uccisi perché caduti in un'imboscata al convoglio che stavano scortando, lo staff della società pubblica di sviluppo di petrolio e gas, in Baluchistan, una delle zone più tormentate nel sud-ovest del Paese. Qualche settimana prima, ad agosto, un altro sanguinoso attentato: sei persone morte e 24 ferite in un attentato dinamitardo in un mercato nella città di Chama'n, nella stessa provincia.