Usa: "Armenia e Azerbaigian si impegnano nuovamente per una tregua"

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L'annuncio del dipartimento di Stato americano dopo i negoziati a Washington: "Cessate il fuoco umanitario in vigore dal 26 ottobre". Il conflitto in Nagorno-Karabakh si è riacceso a fine settembre

Armenia e Azerbaigian si sono nuovamente impegnate da lunedì 26 ottobre a un "cessate il fuoco umanitario" nel conflitto in Nagorno-Karabakh. Lo ha annunciato il dipartimento di Stato americano dopo i negoziati a Washington. Il vice segretario di Stato Stephen Biegun ha incontrato ieri, 24 ottobre, i ministri degli Esteri dei due Paesi, secondo quanto affermato dalla diplomazia americana in una nota. "La tregua umanitaria - si specifica - entrerà in vigore alle 8 ora locale (le 5 in Italia) del 26 ottobre".

Il conflitto per il Nagorno-Karabakh

Azeri e armeni si contendono da decenni l'area del Nagorno-Karabakh. Il conflitto armato è esploso, tra il 1992 e il 1994, tra la maggioranza armena del Nagorno-Karabakh, sostenuta dal governo di Yerevan e la Repubblica dell'Azerbaigian. La tensione tra i due Paesi si è riaccesa prima nello scorso luglio e successivamente a fine settembre, alimentando quella che si sta trasformando nella peggior crisi armeno-azera degli ultimi anni. Il presidente russo Vladimir Putin sostiene che quasi 5.000 persone siano morte in poco più di tre settimane di guerra tra azeri e armeni attorno alla zona contesa. "Secondo i nostri dati - ha affermato Putin in tv nei giorni scorsi - il numero dei morti è di quasi 2.000 per parte, questo significa che il totale dei deceduti si sta già avvicinando a 5.000".

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