Premio Nobel per la Pace 2020, vince il World Food Programme

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L'agenzia dell'Onu è stata scelta tra le 318 candidature (211 persone e 107 organizzazioni) di quest’anno per "i suoi sforzi nel combattere la fame". Dopo l'annuncio il WFP ha ringraziato su Twitter: "Onorati, lotta alla fame e pace vanno di pari passo"

Il vincitore del Premio Nobel per la Pace 2020 è il World Food Programme (WFP). L'agenzia dell'Onu per la solidarietà internazionale nella lotta contro la fame è stata premiata "per i suoi sforzi nel combattere la fame, per il suo contributo nel migliorare le condizioni per la pace nelle aree colpite da conflitti e per aver agito come una forza trainante negli sforzi per prevenire l’uso della fame come un’arma nella guerra e nel conflitto". Il WPF è stato scelto tra le 318 candidature (211 persone e 107 organizzazioni) arrivate per quest’anno, il quarto numero più alto di sempre (LA LISTA COMPLETA DEI PREMI NOBEL 2020). 

Di cosa si occupa il World Food Programme e perché è stato scelto

Il World Food Programme è la più grande organizzazione umanitaria del mondo che si batte contro la fame e che promuove la sicurezza alimentare. Nel 2019, il WFP ha dato assistenza a quasi 100 milioni di persone in 88 Paesi che sono stati vittime di una grande insicurezza alimentare. Il comitato per il Nobel ha poi anche ricordato che nel 2019 135 milioni di persone hanno sofferto la fame, il numero più alto da molti anni. E cioè è dovuto in larga parte alle guerre e ai conflitti. Per questo l'azione del  WFP è ritenuta cruciale e indispensabile. Con la pandemia di Coronavirus, inoltre, le vittime della fame nel mondo sono aumentate. In Paesi come lo Yemen, la Repubblica Democratica del Congo, la Nigeria, il Sud Sudan e il Burkina Faso, la combinazione dei violenti conflitti e della pandemia ha portato a una crescita drammatica del numero di persone che vivono nella fame. In questo scenario "il World Food Programme ha dimostrato una impressionante abilità di aumentare i suoi sforzi".

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Dopo l'annuncio del Norwegian Nobel Committee, il WFP ha scritto un tweet di ringraziamento: "Grazie di cuore al Nobel Committee per aver onorato il World Food Programme con il Nobel per la pace 2020. Questo è un potente promemoria per il mondo che la pace e #famezero vanno di pari passo". 

Quali erano i nomi più attesi

Fra i nomi più quotati per la vittoria, prima dell'annuncio, c'era quello di Greta Thunberg, la giovane svedese diventata simbolo della lotta al cambiamento climatico. Tra i candidati resi noti, per scelta dei loro proponenti, c’erano anche gli attivisti di Hong Kong, la Nato, il leader indigeno brasiliano e ambientalista Raoni Metuktire, il trio di whistleblower di Julian Assange, Edward Snowden e Chelsea Manning, nonché l'ex primo ministro greco Alexis Tsipras e la sua controparte macedone Zoran Zaev. In lizza anche il dissidente russo Alexei Navalny. Tra le organizzazioni, invece, era quotato il movimento Black Lives Matter, per aver riportato i temi del razzismo sistemico e la brutalità della polizia all'attenzione globale. 

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