Preoccupa l’aumento dei contagi nella capitale francese, che da lunedì potrebbe diventare “zona di allerta massima” con conseguente chiusura totale di bar e ristoranti e il divieto di raduni e feste
È "molto preoccupante" la situazione dell'epidemia di Covid-19 a Parigi e nella sua banlieue (GLI ULTIMI DATI), dove "sono state superate nelle ultime ore tutte le soglie di allerta": lo ha detto in una conferenza stampa il ministro della Salute, Olivier Véran, precisando che "questa tendenza è diventata così allarmante nelle ultime ore. Abbiamo deciso di attendere qualche giorno per vedere se si conferma. Se sarà così, lunedì Parigi e la banlieue diventeranno 'zona di allerta massima'". L'eventuale passaggio in questa categoria presuppone - come attualmente a Marsiglia - la chiusura totale di bar e ristoranti, il divieto di raduni e feste (SPECIALE - LIVE).
Quasi 14mila nuovi positivi in Francia
Nelle ultime 24 ore sono stati 13.970 i nuovi casi di positività in Francia, con un tasso sempre al 7,6%, stabile da due giorni. Da ieri si segnalano - fra ospedali, case di riposo e istituti per disabili - altri 63 morti, con il numero totale dei decessi da inizio epidemia che ha superato quota 32.000 (32.019).
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L’Italia monitora le frontiere
Gli uffici del ministero degli Esteri italiano, intanto, hanno contattato le Regioni Piemonte e Liguria per esplorare le soluzioni possibili per imporre controlli più rigidi ai confini con la Francia, uno dei Paesi europei con il più alto tasso di crescita dei contagi di coronavirus. Lo ha reso noto il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, che ha partecipato al tavolo in Prefettura a Torino per esaminare gli aggiornamenti sul tema Coronavirus. Nei giorni scorsi Cirio e il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti avevano sollevato il caso dei controlli ai confini con la Francia, chiedendo un vertice con il governo in una lettera scritta al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e ai ministri degli Esteri, Luigi Di Maio, e della Salute, Roberto Speranza.