Parigi, attacco vicino ex sede Charlie Hebdo: 2 feriti gravi. Fermati 7 sospetti

Le vittime sarebbero state colpite con un coltello o un machete. Sono dipendenti dell'agenzia di stampa Première ligne. Due persone sono state bloccate dalla polizia e uno, un giovane pakistano di 18anni, avrebbe già ammesso la propria colpevolezza. Il ministro dell'Interno ha parlato di atto terroristico islamico. Altri 5 fermi sono stati eseguiti relativamente all'attacco. Tre sarebbero conviventi del pakistano

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È di due i feriti, di cui uno grave ma non in pericolo di vita, il bilancio di un attacco all'arma bianca avvenuto nell'11esimo arrondissement di Parigi, vicino all'ex sede di Charlie Hebdo (LE FOTO). Sono due dipendenti dell'agenzia Première ligne, la prima a diffondere, dopo l'attentato a Charlie Hebdo, le immagini dei due killer, i fratelli Kouachi, in fuga dopo la strage. Gli agenti hanno fermato due sospetti vicino alla Bastiglia, uno presentava macchie di sangue sui vestiti. Si tratta di un pachistano di 18 anni, che ha ammesso i fatti, e di un algerino di 33 anni, che secondo la polizia non sarebbe direttamente coinvolto con l'aggressione. In serata il ministro dell'Interno ha specificato che si tratta di un attacco islamista e altre 5 persone si trovano in stato di fermo. L'attentato è avvenuto tra rue Nicolas-Appert e allèe Verte. Secondo un testimone che ha avvertito la polizia, la prima persona ad essere stata colpita è una donna, aggredita davanti al murales in omaggio ai fumettisti di Charlie Hebdo uccisi nel 2015 dopo la pubblicazione di caricature del profeta Maometto. Nei giorni scorsi il settimanale satirico aveva ripubblicato le caricature in coincidenza dell'inizio del processo, e al Qaeda aveva minacciato nuovi attacchi

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Autore dell'attentato ha riconosciuto i fatti

L'autore principale dell'attentato di oggi sul luogo dove sorgeva la redazione di Charlie Hebdo a Parigi, ha riconosciuto i fatti. Lo hanno fatto sapere fonti della procura alla tv BFM. Il diciottenne pachistano è stato arrestato ai piedi della scalinata dell'Opera Bastille e non ha opposto alcuna resistenza. Nella sua fedina penale, piccoli reati comuni.
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Fermati 3 conviventi del pakistano

Sono state fermate altre tre persone in relazione all'attacco con il machete compiuto oggi a Parigi, vicino l'ex sede di Charlie Hebdo. Lo scrive Le Figaro. I tre sono stati sono stati fermati durante una perquisizione di una delle case occupate dal principale sospettato dell'attacco, a Pantin. I tre uomini sono di nazionalità pakistana e condividevano la stessa abitazione del 18enne connazionale. Poco dopo l'attentato la polizia, ha fermato il principale sospettato, un 18enne pakistano, e poi un altro uomo.
 
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Pakistano fermato non mostrava "segni radicalizzazione"

Il 18enne pakistano, principale sospettato dell'attacco all'arma bianca che ha ferito due persone, a Parigi, vicino l'ex sede di Charlie Hebdo, non aveva mostrato "alcun segno di radicalizzazione" durante il suo affidamento ai servizi di assistenza sociale per minori. Lo ha reso noto il consiglio dipartimentale della Val-d'Oise. Il ragazzo, fermato poco dopo l'attentato vicino place de la Bastille, era stato preso in carico dai servizi sociali "al suo arrivo in Francia nell'agosto 2018" e da allora "non aveva mostrato alcun segno di radicalizzazione".
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Lamorgese a Darmanin: comune impegno contro l'odio

Il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese ha inviato una lettera al ministro dell'Interno francese, Gerald Darmanin, per manifestare la sua vicinanza e la sua solidarietà nei confronti delle persone ferite e del popolo francese. "Questo ennesimo sanguinoso episodio - ha scritto il ministro al collega francese - ripropone tragicamente il tema della sicurezza dei nostri Paesi e impone di rinsaldare ulteriormente il nostro comune impegno contro ogni tipo di odio e di
violenza".
 
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Ministro Interno francese: "Attentato islamista". Altri 5 fermi 

"Si tratta, chiaramente, di un atto di terrorismo islamista. E' un nuovo sanguinoso attacco torno il nostro Paese, contro dei giornalisti". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Gerald Darmanin, commentando l'attentato di oggi davanti all'ex redazione di Charlie Hebdo. Intanto, secondo quanto si apprende da fonti degli inquirenti, altre 5 persone sono state fermate e vengono interrogate questa sera insieme con Alì H., l'autore dell'attentato, e del presunto complice algerino. 
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Fico: atto vigliacco, vicinanza a feriti e tutto popolo

"La mia vicinanza a chi è rimasto ferito nel vile attacco avvenuto oggi nei pressi dell'ex sede di Charlie Hebdo, e a tutto il popolo francese. Un atto vigliacco da condannare con forza". Lo scrive su twitter il presidente della Camera, Roberto Fico.
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Crippa (M5S): solidarietà a popolo francese

"Esprimo la mia solidarietà al popolo francese per il grave e vile attentato terroristico verificatosi oggi a Parigi. Sono vicino ai feriti e alle loro famiglie". E' quanto scrive sul suo profilo Twitter il capogruppo del MoVimento 5 Stelle alla Camera, Davide Crippa.
 
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Perquisizioni in corso a Nord-Ovest di Parigi

Perquisizioni sono in corso a Cergy-Pontoise, a Nord Ovest di Parigi, per verificare l'ultimo indirizzo conosciuto del giovane fermato dalla polizia per l'attacco all'arma bianca di stamane che ha fatto due feriti. Lo riferisce Le Figaro citando fonti della polizia secondo cui però il 18enne non necessariamente viveva lì. Secondo altre fonti era un "senzatetto". 
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Parigi, Pelloux: violenza inaudita, non cediamo

Quanto successo oggi a Parigi è di una "violenza inaudita" e l'Europa deve essere più che mai "unita contro il terrorismo": questo il messaggio lanciato dal medico e storico collaboratore di Charlie Hebdo, Patrick Pelloux, intervistato dall'ANSA dopo l'attacco di questa mattina in Rue Nicolas Appert a Parigi. Pelloux ha sottolineato la "valenza simbolica" dell'assalto all'arma bianca, perpetrato proprio nel luogo e "più o meno alla stessa ora" dell'attentato contro Charlie Hebdo il 7 gennaio 2015. Ma "non cederemo" alle minacce, ha assicurato.
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Parigi, il secondo sospetto è algerino, non coinvolto direttamente

Trentatré anni, algerino, il secondo sospetto arrestato per l'attentato di oggi a Parigi, davanti al luogo in cui sorgeva la redazione di Charlie Hebdo, è sotto interrogatorio ma non sembra direttamente coinvolto nell'azione. L'uomo sarebbe legato in qualche modo ad Alì H, il pachistano di 18 anni che ha riconosciuto di essere l'autore principale dell'attacco che ha provocato il ferimento di due persone. I testimoni finora ascoltati hanno riferito di aver visto soltanto un aggressore colpire con la mannaia le due vittime, un uomo e una donna dipendenti di un'agenzia di stampa che ha sede nello stesso edificio in cui c'era la redazione di "Charlie".
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Cirielli: Lamorgese alzi il livello di guardia

"Dopo l'attentato perpetrato oggi davanti all'ex redazione di Charlie Hebdo a Parigi, che vede nuovamente la vicina Francia nel mirino del terrorismo, è quanto mai opportuno alzare subito il livello di guardia anche in Italia. Totale solidarietà ai feriti e alla Francia". Lo dichiara, in una nota, il questore della Camera dei Deputati e membro della commissione Affari esteri Edmondo Cirielli . "Al di là della matrice dell'attentato, su cui indaga l'Antiterrorismo, il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese deve immediatamente rafforzare i controlli nelle città italiane per vigilare maggiormente, in un'ottica di prevenzione e sicurezza, sul fenomeno dell'immigrazione e sui processi di radicalizzazione. E, contemporaneamente, prevedere l'espulsione ad horas di eventuali casi sospetti. Sarebbe fondamentale, inoltre, che il Governo Pd-M5S decidesse per una volta di ascoltare la proposta di Fratelli d'Italia sul blocco navale e delle frontiere concentrandosi, in particolare, sul controllo dell'immigrazione illegale islamica, rimpatriando gli stranieri provenienti da tutti quei Paesi dove non c'è alcuna guerra. Infine, sarebbe opportuno provvedere all'elaborazione di una lista di Paesi sicuri, così come hanno già fatto in altre Nazioni europee" conclude.
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Di Maio: vicini alla Francia contro orrore terrorismo

"Solidarietà a Parigi e alla Francia che, con l'attacco di oggi agli ex locali di Charlie Hebdo, vivono ancora una volta l'orrore del terrorismo. I nostri pensieri sono rivolti ai feriti, l'Italia è vicina al Governo e al popolo francese". Lo scrive il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, ritwittando un post della Farnesina.
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Parigi: autore dell'attentato ha riconosciuto i fatti

L'autore principale dell'attentato di oggi sul luogo dove sorgeva la redazione di Charlie Hebdo a Parigi, Ali H., ha riconosciuto i fatti. Lo hanno fatto sapere fonti della procura alla tv BFM. Il diciottenne pachistano è stato arrestato ai piedi della scalinata dell'Opera Bastille e non ha opposto alcuna resistenza. Nella sua fedina penale, piccoli reati comuni.
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Tajani, solidarietà di Forza Italia I per l'attacco subito

"Solidarieta' alla Francia per l'attacco subito questa mattina a Parigi nei pressi della vecchia sede di Charlie Hebdo. Quella al terrorismo e' una lotta senza confini che ci unisce come europei. Una preghiera per i feriti." Lo scrive su Twitter Antonio Tajani vicepresidente di Forza Italia.
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Castex: governo instancabile in difesa libertà stampa

"Questa è l'occasione per il nostro governo di ricordare il suo instancabile attaccamento alla libertà di stampa, la sua ferma volontà di lottare con tutti i mezzi contro il terrorismo". Lo ha detto il primo ministro francese, Jean Castex, arrivato sul luogo dell'attentato di oggi a Parigi, davanti al luogo in cui si trovava, prima della strage di 5 anni fa, la redazione di Charlie Hebdo.
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Socialisti e democratici (S&D): attacco codardo, solidali con i francesi

"Di fronte a questo nuovo attacco di codardia, i nostri pensieri vanno alle vittime. Il terrorismo non ha posto nelle nostre società libere e democratiche, e non lo avrà mai. Solidarietà con il popolo francese!". Così in un Tweet il gruppo dei Socialisti e democratici (S&D) al Parlamento europeo commenta su Twitter l'attacco vicino all'ex sede di Charlie Hebdo a Parigi.
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Parigi, autore è pachistano 18 anni, pregiudicato

È un pachistano di 18 anni, conosciuto dalla polizia per reati comuni, il principale autore dell'attentato di oggi a Parigi. Non ha precedenti per radicalismo islamico. Con lui - riferisce la procura - è stato fermato un uomo di 33 anni il cui ruolo resta però "da definire".
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Parigi, attacco vicino ex sede di Charlie Hebdo. I soccorsi e i rilievi sul posto

Un uomo avrebbe aggredito i passanti con un coltello o un machete. È successo vicino all'ex sede di Charlie Hebdo. Il presunto responsabile sarebbe stato fermato. Due degli accoltellati sono dipendenti dell'agenzia Première ligne. Quartiere isolato, con scuole e uffici pubblici blindati e gli abitanti invitati a non uscire di casa. LE FOTO
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