Coronavirus, in Germania nuovo record di contagi: oltre 2.000 casi in un giorno

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In precedenza questa soglia era stata superata l’ultima volta il 21 agosto. E prima ancora, era dal 24 aprile che non si registrava un numero simile di nuovi casi in 24 ore. Sono quattro le regioni della Baviera particolarmente colpite. Intanto Berlino introduce la quarantena per chi arriva da Vienna

La Germania ha registrato 2.194 nuovi contagi da coronavirus in un giorno (LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI LIVE). Il numero, fornito dal Robert Koch Institute (RKI) e riportato dai media locali, è preoccupante perché l'ultima volta che i casi giornalieri erano stati più di 2.000 è successo il 21 agosto. Prima ancora, la volta precedente che i casi erano stati superiori al numero odierno risale allo scorso 24 aprile. La situazione rimane grave in quattro regioni bavaresi in particolare. Dall'inizio della crisi sanitaria 265.857 persone nel Paese sono state infettate dal virus Sars-CoV-2.

Le limitazioni nei viaggi

Il giorno precedente i nuovi contagi erano stati 1.901. Il dato complessivo dei decessi è di 9.371 dallo scorso febbraio. Nelle scorse ore la Germania ha scelto di aggiungere Vienna nella lista delle zone a rischio coronavirus. Il ministero degli Esteri tedesco, sconsiglia i viaggi “non necessari” nella capitale austriaca a causa “dell’alto numero di infezioni”. Estesi gli avvertimenti di viaggio anche verso diverse regioni francesi, tra cui Hauts-de-France e La Reunion. Inoltre, le autorità tedesche hanno stabilito che chi rientra dalle zone a rischio dovrà fare un tampone anti-Covid, e in attesa del risultato dovrà sottoporsi ad una quarantena di massimo 14 giorni.

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L’incontro Steinmeier-Mattarella

Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, in un’intervista a Repubblica ha spiegato che “i tedeschi hanno seguito con grande sgomento le sofferenze della gente in Italia. Gli italiani sono stati colpiti dal coronavirus prima e più duramente di noi. In Germania e anche in altri Paesi europei all’inizio dell’emergenza vi è stato, come per riflesso, un ripiegamento verso l’interno. Anche la chiusura dei confini doveva servire alla lotta contro la diffusione del virus. Ciò ha scatenato critiche e ha gravato sulle reciproche relazioni. Molto presto ci si è accorti che nessun Paese avrebbe potuto sconfiggere da solo il virus”. Steinmeier ha oggi incontrato a Milano il presidente italiano Sergio Mattarella: "Sono molto contento di essere qua. Sono molti mesi che non ci vediamo, era la volta buona per abbracciarci ma non si può”, ha detto al suo arrivo. I due indossavano le mascherine e si sono salutati mantenendo la distanza.

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