La confessione è stata rilasciata durante un’intervista per un documentario a distanza di oltre due anni dalla condanna per l’omicidio
Per la prima volta Peter Madsen, condannato all'ergastolo per l'uccisione della giornalista svedese Kim Wall a bordo del sottomarino 'Nautilus' da lui progettato, ha ammesso di aver ucciso la giovane reporter svedese.
La dichiarazione è stata rilasciata dall’inventore 49enne durante un incontro telefonico nell’ambito di un documentario realizzato sul brutale omicidio. Alla domanda dell’intervistatore se fosse stato lui ad uccidere Kim Wall nel 2017 a bordo del Nautilus, il sottomarino da lui costruito, la risposta è stata chiara: “C’è un unico colpevole e quello sono io”.
La condanna
Madsen sta scontando l’ergastolo per l'omicidio della giornalista trentenne invitata sul suo sommergibile per un reportage e poi scomparsa. Solo 11 giorni dopo i suoi resti vennero ritrovati su una spiaggia vicino a Copenaghen da un ciclista di passaggio.