Washington, polizia spara e uccide un 18enne afroamericano: “Aveva un’arma”

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Deon Kay, riporta il Washington Post, è stato colpito da un proiettile al petto ed è poi morto in ospedale. Le forze dell’ordine hanno riferito di aver risposto a una segnalazione e che l’agente che ha aperto al fuoco lo ha fatto perché il giovane aveva estratto un’arma

A poche ore dalla notizia della morte di un uomo afroamericano con disturbi mentali a Rochester - e mentre negli Usa continuano le proteste scatenate dai casi di George Floyd e Jacob Blake - il Washington Post riporta che nella notte un 18enne afroamericano è stato ucciso a Washington da un agente che lo aveva fermato per un controllo. Secondo il quotidiano il ragazzo, Deon Kay, è stato colpito da un proiettile ed è morto in ospedale.

Proteste fuori dalla stazione di polizia

Le forze dell’ordine in un comunicato hanno riferito che il 18enne "aveva brandito un'arma da fuoco", ma fuori dalla stazione della polizia del 7th Disctrict della capitale sono già esplose le proteste. La vittima, riporta il Washington Post, aveva compiuto 18 anni lo scorso mese e viveva con la madre a mezzo miglio da dove è avvenuta la tragedia. La polizia, dice il quotidiano, ha detto di aver risposto a una segnalazione su un uomo con una pistola e di aver trovato diverse persone dentro e intorno a un veicolo. A quel punto, hanno spiegato le forze dell’ordine, due di quelle persone sono scappate, uno di loro ha mostrato un'arma da fuoco e un ufficiale ha sparato in risposta colpendo Deon Kay al petto. Gli agenti hanno annunciato che renderanno pubblico il filmato della body camera.

daniel prude

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