Coronavirus mondo, Ungheria chiude frontiere da settembre. Negli Usa oltre 180mila morti

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Da inizio pandemia, negli Stati Uniti si sono registrati 5,8 milioni di contagi. Altre 931 vittime nelle ultime 24 ore. Il presidente promette: “Produrremo un vaccino entro la fine dell'anno se non addirittura prima”. Continuano a preoccupare i numeri di India e Brasile. L'America Latina ha superato i sette milioni di casi

La pandemia di coronavirus continua a preoccupare in tutto il mondo (LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI LIVE).  In Europa, l'Ungheria ha annunciato la chiusura delle frontiere dal primo settembre. Gli Usa sono il Paese con più contagi e più vittime. Finora, secondo i dati della Johns Hopkins University, il Covid-19 ha causato oltre 180mila morti negli Stati Uniti. Nelle ultime 24 ore le nuove vittime sono 931, portando il bilancio dall'inizio della pandemia a 180.527 morti nel Paese, il più colpito al mondo in valore assoluto. Aumentano i casi anche in America Latina che ha superato i 7 milioni di persone positive al nuovo virus (I PAESI CON IL MAGGIOR NUMERO DI NUOVI CASI) - IL REPORTAGE DI SKY TG24)

L'Ungheria chiuderà le frontiere dall'1 settembre

Da Budapest arriva l'annuncio del governo ungherese che vieterà gli arrivi nel Paese dall'inizio del prossimo mese. La misura verrà adottata per rispondere al notevole aumento dei contagi da Covid negli ultimi giorni, ha annunciato il vice-premier Gergely Gulyas dopo una riunione del governo. "Nessun cittadino straniero potrà entrare in Ungheria da quel giorno, salvo qualche eccezione da precisare ancora", ha aggiunto. 


La finale di Supercoppa europea è un'incognita

Il governo ungherese sta trattando con la Uefa, per stabilire come organizzare nello stadio di Budapest la finale della supercoppa fra il Bayern Monaco e Siviglia, fra tre settimane: l'organizzazione sportiva ha permesso la presenza di 20 mila spettatori nello stadio (che ha 68 mila posti). Sarà la prima partita alla quale sono ammessi spettatori in presenza da quando è scattato il divieto per l'epidemia. I tifosi stranieri saranno portati dall'aeroporto direttamente allo stadio, e dopo la partita saranno riportati allo scalo

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In Spagna via alla sperimentazione del vaccino Johnson&Johnson 

Intanto l'Agenzia spagnola per il farmaco ha autorizzato la prima sperimentazione clinica in Spagna di un vaccino contro il Covid-19. Lo ha annunciato il ministro della Salute, Salvador Illa, in una conferenza stampa ripresa da El Pais, aggiungendo che il reclutamento dei volontari inizierà "immediatamente". Si tratta del vaccino dell'azienda Janssen, di proprietà della multinazionale americana Johnson & Johnson, che verrà sperimentato su 190 volontari sani, a cui se ne aggiungeranno altri 400 in Germania e Olanda.

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La situazione in Europa

Restano almeno sopra il migliaio i contagi giornalieri nei principali paesi europei. La Germania, dove si registra una media di 1.500 casi al giorno, è tornata sui suoi passi quanto alla riapertura degli stadi: rimarranno chiusi ai tifosi almeno fino alla fine dell'anno. Giro di vite sugli assembramenti e sulle mascherine, con l'annuncio di sanzioni più pesanti. In Spagna ieri 3.781 i nuovi casi di contagio in un giorno. Ancora una volta la più colpita è Madrid con 979 nuovi malati. La Spagna ha quindi deciso l’obbligo della mascherina fin dalla prima elementare, dove tutti gli allievi torneranno nelle classi, vuote ormai da marzo. Da due settimane, il Paese fa registrare un tasso di 190 casi su 100.000 abitanti, il più alto dell'Unione europea. Tornano a salire i contagi anche in Gran Bretagna: 1.522 casi nelle ultime 24 ore, per il secondo giorno di fila oltre quota mille dopo settimane di rallentamento.

Oltre 5,8 milioni di contagi negli Usa

Situazione che continua a essere difficile negli Stati Uniti che hanno registrato 42.859 nuovi casi in un giorno. In tutto, più di 5,8 milioni di persone sono state infettate e più di 2,1 milioni sono state dichiarate guarite. Il numero di nuovi casi di Covid-19 negli Stati Uniti è diminuito nelle ultime settimane ma il Paese è ancora lontano dall'essere fuori dall'emergenza, con enormi disparità di diffusione fra i singoli Stati.

Trump: vaccino Covid entro fine anno se non prima

Il presidente Usa Donald Trump, nel suo discorso di accettazione della nomination repubblicana per un secondo mandato, ha toccato anche il tema coronavirus promettendo: “Produrremo un vaccino entro la fine dell'anno se non addirittura prima”.

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La situazione in Russia

Sono 4.829 i nuovi casi di Covid-19 registrati in Russia nelle ultime 24 ore, un dato in leggero aumento rispetto ai 4.711 di giovedì 27 agosto (4.676 mercoledì) che porta il bilancio complessivo dei contagi nel Paese a quota 980.405. Secondo il centro operativo nazionale anticoronavirus, i decessi provocati dalla malattia in Russia sono stati 110 nel corso dell'ultima giornata e 16.914 dall'inizio della pandemia.

Oltre sette milioni di casi in America Latina

Dai conteggi della Johns Hopkins University, riportati dalla Cnn, il bilancio del 28 agosto in America Latina è di 7.020.744 casi, con il Brasile sempre in testa alla classifica con 3.761.391 persone contagiate, seguito dal Perù con 621.997, dalla Colombia con 581.995, dal Messico con 579.914 e dal Cile con 404.102.

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Cuba, coprifuoco all'Avana dal primo settembre

Le autorità di Cuba hanno deciso di imporre il coprifuoco notturno all'Avana per far fronte a una nuova ondata di casi di coronavirus: il governatore della capitale, Reinaldo Garcia Zapata, ha annunciato che la misura scatterà il prossimo primo settembre è rimarrà in vigore per almeno 15 giorni. Secondo quanto riporta la Cnn, il coprifuoco è previsto dalle 19 alle 5. Gli abitanti dell''Avana inoltre non potranno viaggiare nelle altre province del Paese e saranno aumentate le sanzioni per chi non indossa la mascherina nei luoghi pubblici, dove il consumo di alcol sarà vietato. Con circa 11 milioni di abitanti, Cuba registra finora 3.806 casi di coronavirus e 92 decessi (fonte Johns Hopkins University).

La situazione in Brasile e India

Oltre agli Usa, gli altri due Paesi in cui la situazione è più preoccupante sono infatti il Brasile e l'India. Il Paese sudamericano ha registrato nelle ultime 24 ore altri 984 decessi legati al coronavirus, per un totale di 118.649 vittime. Registrati anche altri 44.235 casi di contagio in un giorno. L’India, invece registra altri 77.266 casi, che portano il totale dei contagi a 3,39 milioni. Sono più di 61mila le vittime.

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