Dopo le iniziali polemiche col governatore Newsom, il presidente si decide a sbloccare i fondi federali. Aiuti chiesti anche a Canada e Australia. Nell'ultima settimana distrutti 400mila ettari e bruciate centinaia di case
Non si ferma l’ondata di incendi che sta devastando la California. Il presidente americano Donald Trump ha dichiarato la stato di calamità grave per poter sbloccare i fondi federali che andranno ad aiutare lo Stato guidato dal governatore Gavin Newsom, in risposta a una crisi che ha già portato all’evacuazione dalle proprie abitazioni di 100 mila persone causando anche sei morti.
Distrutti 400mila ettari in una settimana
In una sola settimana due fronti di incendi fuori controllo in California hanno distrutto oltre 400mila ettari di vegetazione e centinaia di abitazioni, per lo più nell'area attorno alla Baia di San Francisco. Cifre che fanno di queste due ondate di fuoco la seconda e la terza più grave della storia del Golden State. Lo rende noto il National weather service, il servizio meteo statunitense.
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Newsom chiede aiuto a Canada e Australia
L'emergenza ha indotto il democratico Newsom a chiedere aiuto anche al vicino Canada e alla lontana Australia, in aggiunta ai sostegni che arrivano da vari Stati americani. È stato lo stesso Newson a sollecitare l'intervento di Trump, che inizialmente aveva scaricato la colpa sulla California accusandola di non pulire le foreste lasciando montagne di foglie e alberi caduti. "Questi roghi stanno esaurendo le nostre risorse, il nostro personale", ha avvisato Newsom.
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Oltre 12mila pompieri impegnati
Oltre 12mila pompieri sono stati impegnati a spegnere i 560 incendi in corso, che finora hanno ucciso sei persone e costretto altre 175mila a fuggire dalle loro case, distruggendo o danneggiando migliaia di ettari di boschi e vari edifici. I roghi sono stati causati da oltre 12mila 'fulmini secchi' (senza pioggia) nell'ennesima ondata di calore eccezionale che si abbatte d'estate sulla California.
"Siamo nel pieno della battaglia"
"Il peggio non è ancora alle nostre spalle. Siamo nel pieno della battaglia", ha dichiarato, citato da un tweet dell'agenzia AP, il capo dei vigili del fuoco californiani (Cal Fire), Thom Porter, che ha ricordato come le fiamme - ben 585 i focolai - siano alimentate dal caldo torrido e secco, dai venti e da almeno 12.000 fulmini senza pioggia registrati.