L'uomo già fermato e liberato per assenza di prove è comparso davanti alla procura. Riemerge la pista dolosa
Torna la pista dolosa per l'incendio della cattedrale di Nantes (LE FOTO - IL VIDEO). La sera del 25 luglio, infatti, è stato nuovamente arrestato il volontario già fermato il 19 luglio e poi liberato per mancanza d'indizi. L'uomo di origine ruandese è comparso in procura dopo che le prime risultanze delle perizie di laboratorio hanno riportato in auge l'ipotesi dell'incendio doloso, dell'atto criminale. Lo ha annunciato in serata il procuratore della Repubblica della città della Loira, Pierre Sennès.
Ascoltate più di trenta persone
Nell'ambito dell'indagine sono state ascoltate "più di trenta persone". Una ventina gli investigatori della polizia giudiziaria sono stati mobilitati per determinare la causa dell'incendio. "I primi risultati comunicati dal laboratorio centrale della prefettura di polizia di Parigi portano adesso a privilegiare la pista criminale", afferma oggi in un comunicato stampa il pubblico ministero di Nantes, Pierre Sennès. "Gli sviluppi dell'indagine hanno portato al nuovo arresto" del volontario e al suo collocamento in custodia di polizia. Il 39enne rischia "una pena di 10 anni di reclusione e una multa di 150mila euro", ha aggiunto il pubblico ministero.
Un incendio che ha scosso la città
L'incendio alla cattedrale di Nantes, avvenuto 15 mesi dopo quello di Notre-Dame de Paris, ha suscitato grande emozione tra gli abitanti della città, alcuni dei quali hanno ricordato l'incendio del 28 gennaio 1972. La costruzione di questa cattedrale, di stile gotico fiammeggiante, è durata diversi secoli (dal 1434 al 1891).