Dopo il via libera della Corte Suprema, è stata eseguita la prima condanna dal 2003: Daniel Lee, 47 anni, un suprematista bianco di Yukon, Oklahoma, è stato giustiziato con una iniezione letale nella prigione di Terre Haute, in Indiana. Era accusato di aver ucciso negli anni '90 una famiglia in Arkansas
Negli Usa è stata eseguita la prima condanna a morte federale dal 2003, dopo il via libera della Corte Suprema. Daniel Lee, 47 anni, suprematista bianco di Yukon, Oklahoma, è stato giustiziato con una iniezione letale nella prigione di Terre Haute, in Indiana. Era accusato di aver ucciso negli anni '90 una famiglia in Arkansas, nell'ambito di un piano per realizzare una nazione solo bianca.
Il via libera della Corte Suprema
"Non l'ho fatto, state uccidendo un innocente", ha detto l’uomo prima dell'esecuzione, come scrive anche la Cnn. Lo scorso giugno la Corte Suprema aveva dato il via libera all'amministrazione Trump per ripristinare la pena di morte a livello federale. I giudici costituzionali avevano infatti deciso di non intervenire sul ricorso presentato da quattro detenuti nel 'braccio della morte'. Le esecuzioni, sulla base delle procedure annunciate lo scorso anno dal Dipartimento di giustizia, sono quindi riprese dopo 17 anni, cioè da quando furono di fatto congelate durante l'amministrazione Bush.