Coronavirus, in Catalogna un tribunale non ratifica il lockdown deciso dal governo

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Domenica la Generalitat aveva ordinato il confinamento totale nella città di Lleida, che conta quasi mezzo milione di abitanti, e in altri sette comuni della zona di Segrià. Ma un giudice del tribunale di Lleida ha definito la decisione "sproporzionata" e non l’ha ratificata. Per il capo del dipartimento di epidemiologia della città il confinamento non ha dato risultati

Domenica 12 luglio il governo catalano ha ordinato il lockdown totale in 8 comuni. Il giorno dopo un tribunale ha deciso di non ratificare la decisione. A dirlo è La Vanguardia. Secondo il giornale, un giudice del tribunale di Lleida - la più importante delle città interessate dal blocco - ha definito la decisione della Generalitat "sproporzionata" e il provvedimento potrebbe essere sospeso (CORONAVIRUS, GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE).

Per gli epidemiologi il confinamento non dà risultati

Sulla misura del lockdown si registra anche la perplessità del capo del dipartimento di epidemiologia di Lleida, Pere Godoy, che ha ammesso che il confinamento perimetrale della provincia di Segrià non ha prodotto i risultati attesi e, quindi, si attende misure più restrittive. A complicare ulteriormente la situazione, secondo
l'epidemiologo, è l'arrivo di circa 30 mila persone nella regione per la stagione della raccolta della frutta. "I cittadini devono capire che indossare una mascherina non è
sufficiente e che la misura fondamentale per fermare la trasmissione del virus è la distanza, ha sottolineato.

La decisione del giudice

Secondo il giudice, le misure prese dalla Catalogna richiederebbero l’approvazione dello stato di allarme, che è di competenza del governo centrale. Inoltre, continua il giornale, il giudice ha sostenuto che i focolai sono sotto controllo e che il provvedimento è sproporzionato. Il tribunale ha accolto gli argomenti della procura provinciale di Lleida, che qualche ora prima aveva presentato un ricorso.

Il lockdown deciso dal governo catalano

Il governo della Catalogna aveva ordinato il confinamento totale nella città di Lleida, che conta quasi mezzo milione di abitanti, e in altri sette comuni della zona di Segrià. Il tutto a causa di un focolaio, definito incontrollato, di coronavirus. La popolazione, in base al provvedimento, doveva restare a casa tranne che per andare al lavoro o per altri spostamenti necessari.

A member of the Catalan regional police force Mossos d'Esquadra controls a checkpoint on the road leading to Lleida on July 4, 2020. - Spain's northeastern Catalonia region locked down an area with around 200,000 residents around the town of Lerida following a surge in cases of the new coronavirus. (Photo by Pau BARRENA / AFP) (Photo by PAU BARRENA/AFP via Getty Images)

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I contagi in Catalogna

La Catalogna domenica ha registrato 816 contagi in più rispetto a sabato. Negli ospedali della provincia di Lleida, secondo il Dipartimento della Salute, ci sono già più di un centinaio di pazienti ricoverati per Covid-19. I nuovi casi nella zona di Barcellona, secondo El Pais, si sono moltiplicati per quattro negli ultimi 12 giorni.

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