Coronavirus, morto il capo indigeno dell'Amazzonia Paiakan

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Noto per la sua difesa senza confini della foresta amazzonica, l'uomo balzò agli onori della cronaca negli anni Ottanta con la sua battaglia contro il progetto idroelettrico brasiliano Belo Monte per la costruzione della terza diga più grande del mondo

È morto all’età di 65 anni, a causa del coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI), Paulinho Paiakan, tra i capi indigeni più conosciuti per la sua difesa senza confini della foresta amazzonica. Stando alla Bbc, Paiakan, capo del popolo dei Kayapo, è deceduto ieri in un ospedale dello Stato settentrionale di Para. L'uomo balzò agli onori della cronaca negli anni Ottanta con la sua battaglia contro il progetto idroelettrico brasiliano Belo Monte per la costruzione della terza diga più grande del mondo.

Paulinho Paiakan in occasione dell'arresto nel 1992
Paulinho Paiakan in occasione dell'arresto nel 1992 - ©Getty

La sua figura

Paiakan "ha lavorato tutta la vita per costruire alleanze mondiali mettendo al centro le popolazioni indigene per salvare l'Amazzonia", ha commentato il fondatore del gruppo ambientalista Planet Amazon, Gert-Peter Bruch. Il leader indigeno venne anche arrestato nel 1998 con l'accusa di violenza sessuale contro una 18enne, e sua moglie venne riconosciuta colpevole di averlo aiutato nell'attacco: sono accuse che, secondo i suoi alleati, vennero inventate per screditarlo e ridurlo al silenzio.

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