Coronavirus, il commissario Ue Lenarcic: "Allarme già a gennaio ma non fu ascoltato"

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Il commissario per la Gestione delle crisi afferma che la Commissione aveva avvertito sul pericolo della diffusione del virus già il 29 gennaio scorso, ma che gli Stati membri non reagirono perché "all'epoca nessuno era interessato a questa pandemia"

La Commissione Europea ha lanciato l'allarme sul coronavirus (AGGIORNAMENTI LIVELO SPECIALE) il 29 gennaio, ma gli Stati membri non hanno reagito perché "all'epoca nessuno era interessato a questa pandemia". Lo ha detto il commissario responsabile della gestione delle crisi, Janez Lenarcic, durante una conferenza stampa. "L'Ue ha attivato il suo meccanismo di crisi già in gennaio. Era il 29 gennaio quando la mia collega Stella Kyriakides e io siamo venuti in questa sala stampa per annunciarlo", ha ricordato Lenarcic. Ma "all'epoca nessuno era interessato a questa pandemia, perché in quel momento era limitata alla Cina. Abbiamo informato delle misure prese, abbiamo avvertito gli Stati membri e il pubblico sui pericoli e abbiamo chiesto agli Stati membri di prepararsi", ha spiegato il commissario. 

“Solidarietà c’era, ma difficile dimostrarla”

Il commissario Ue ha ricordato che il vero allarme negli Stati membri è scattato "a fine febbraio", quando "è emerso che uno Stato membro, l'Italia, aveva esaurito i materiali di protezione personale e chiesto agli altri di assistere. Ma non c'è stata risposta". La mancata risposta ha "dimostrato che anche altri Stati membri credevano di non avere abbastanza dispositivi di protezione personale". Secondo Lenarcic, il silenzio alla richiesta dell'Italia era "dovuto più a una mancanza di equipaggiamento nel resto d'Europa che a mancanza di solidarietà". Nel caso delle mascherine "la solidarietà c'era, ma era difficile a un certo punto dimostrarla per la mancanza di dispositivi di protezione personale" in altri Stati. Per contro "ci sono stati altri esempi di mancanza di solidarietà, per esempio con la chiusura unilaterale delle frontiere" o "le misure di alcuni Stati membri che hanno impedito l'esportazione di equipaggiamento medico e dispositivi di protezione individuale", ha detto Lenarcic.

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