SpaceX, l'astronauta Paolo Nespoli su Elon Musk a Sky tg24: "Spigoloso ma visionario"

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L'astronauta italiano era nostro ospite per commentare in diretta lo storico lancio della Crew Dragon da Cape Canaveral verso la Stazione spaziale internazionale. La partenza è stata rimandata al 30 maggio a causa del maltempo, ma Nespoli ha comunque raccontato qualche aneddoto sul CEO di SpaceX e Tesla, conosciuto di persona: "E' uno schiacciasassi, spigoloso ma visionario"

"E' una persona interessante: da un certo lato molto spigoloso, molto difficile, ma dall'altro estremamente visionario". Così Paolo Nespoli, ospite di Sky tg24 per commentare in diretta il lancio della missione Crew Dragon, rimandato poi a causa del maltempo, ritrae il CEO di SpaceX Elon Musk. L'astronauta e l'inventore-imprenditore - entrambi "uomini dello spazio" - si sono incontrati nel 2007.

Nespoli: ecco come ci siamo conosciuti con Elon Musk

"La sua pazienza è più o meno... meno tre, non ha tempo, fa troppe cose", ha aggiunto Nespoli, raccontando di quando si sono conosciuti: "Ero andato al centro della SpaceX a Los Angeles per fare addestramento perché avrei dovuto essere il primo astronauta a prendere al volo la navetta Dragon. Poi ci sono stati dei problemi ed è stata rimandata la missione. In quella occasione mi hanno portato a salutare Elon Musk (LE SUE IMPRESE), ci saremo parlati 3-4 minuti ma non ho capito dove fosse. Stava processando tutta un'altra serie di cose per cui era abbastanza cortese ma mi sembrava volesse dirmi, 'bene, ci siamo conosciuti, ma tu torna a lavorare che anche io ho da fare'". "E' massacrante lavorare per lui, mi dicono, perché è uno schiacciasassi", ha aggiunto Nespoli con il sorriso, "quando vai a una riunione con lui devi andare preparatissimo e attenzione perché potresti uscire e fare le valigie se solo lui pensa che tu stia dicendo qualcosa di non corretto". 

Il lancio di Crew Dragon rimandato

Il lancio della Crew Dragon è stato rimandato al 30 maggio alle 21,22 ora italiana. Lo stop è stato deciso quando mancavano pochi minuti (LE FOTO) e le operazioni di carico del propellente erano ormai avanzate nel Kennedy Space Center. Fino all'ultimo momento si era atteso un miglioramento, nella speranza che si aprisse una cosiddetta 'finestra istantanea' di lancio, ma non è accaduto. Una piccola attesa, rispetto ai nove anni durante i quali gli Stati Uniti non hanno più avuto un loro mezzo per portare astronauti in orbita e l'uscita di scena dello Space Shuttle aveva lasciato alla Russia e alla sua Soyuz il monopolio dei voli con uomini a bordo. 

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