Coronavirus, oggi è la Giornata internazionale degli infermieri. Papa: "Prova di eroicità"

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La ricorrenza cade nel bicentenario dalla nascita di Florence Nightingale, innovatrice e fondatrice dell'infermieristica moderna. Il ministro Speranza: "Sfida Covid ha vostro volto". In Italia sono stati circa 12mila gli infermieri contagiati dal Covid-19, 39 i deceduti, di cui 4 sono morti togliendosi la vita. L’appello della Croce Rossa: "Governo protegga sanitari"

Si celebra oggi, martedì 12 maggio, la Giornata internazionale dell'infermiere, nel bicentenario dalla nascita di Florence Nightingale, innovatrice e fondatrice dell'infermieristica moderna. A causa dell'emergenza coronavirus, sono state rinviate le numerose iniziative in programma, per un anniversario che, nel rimarcare il loro ruolo cruciale nella sanità, ricorda anche le decine di operatori che hanno perso la vita a causa della pandemia (GLI AGGIORNAMENTI LIVE - LO SPECIALE - LA SITUAZIONE IN ITALIA). "Preghiamo oggi per gli infermieri, le infermiere, uomini, donne, ragazzi, ragazze, che hanno questa professione, più di una professione, è una vocazione, una dedizione", ha detto il Papa nel suo messaggio all'inizio della messa del mattino a Casa Santa Marta. "Il Signore li benedica. In questo tempo della pandemia hanno dato esempio di eroicità. E alcuni hanno dato la vita", ha aggiunto. Mentre il ministro della Salute, Roberto Speranza, in una lettera inviata alla Fnopi (Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche) ha ricordato: "Nella prova durissima che l'Italia si è trovata ad affrontare, l'impegno speso per vincere questa sfida ha assunto il volto degli infermieri che, insieme ai medici e agli altri professionisti e operatori sanitari, abbiamo visto in prima linea nei giorni più drammatici".

Speranza: "Lavoro fondamentale"

"Il volto di una professione, e della storia che celebriamo oggi - ha proseguito il ministro - sinonimo di vocazione al servizio degli altri. Il vostro lavoro, da sempre essenziale al funzionamento del Servizio sanitario nazionale, mai come in questa stagione ha rivestito, e rivestirà sempre di più, un ruolo fondamentale nei servizi sul territorio, negli ospedali, ma anche a domicilio, nel contatto stretto con le famiglie". Lavoro, scrive Speranza, "che va sostenuto con un impegno altrettanto concreto da parte dello Stato per una tutela forte del diritto costituzionale alla salute".

In Italia 12mila gli infermieri contagiati, 39 i morti

In Italia sono stati circa 12mila gli infermieri contagiati dal nuovo coronavirus, 39 i deceduti, di cui 4 sono morti togliendosi la vita. Questi sono i numeri che raccontano l'impatto della pandemia sugli infermieri, secondo gli ultimi dati della Federazione Nazionale delle professioni infermieristiche. 39 decessi registrati, spiega la presidente Fnopi Barbara Mangiacavalli, "sono nel 30% relativi a professionisti che lavoravano nelle Rsa mentre, tra i circa 12.000 casi positivi, il 60% è stato registrato in Lombardia, il 10% in Emilia Romagna, l'8% in Veneto”. Il totale dei medici deceduti è invece salito a 160.

L’appello della Croce Rossa

La Croce Rossa Internazionale e il Consiglio Internazionale degli Infermieri hanno invitato i governi "a impegnarsi a proteggere il personale infermieristico e sanitario, specialmente in contesti a basso contenuto di risorse, dove si sono verificati disastri o sono stati combattuti conflitti armati" per dare "una risposta medica competente, collettiva e globale" in questo momento. La Croce Rossa denuncia la mancanza di protezioni adeguate e in qualche caso gli attacchi violenti contro il personale sanitario in vari Paesi del mondo. "La sicurezza del personale sanitario durante questa pandemia è essenziale per le comunità. Gli operatori sanitari non solo salvano vite umane nel mezzo di COVID-19, ma preservano anche la continuità di servizi sanitari vitali per proteggere le persone da incidenti e altre malattie ", ha dichiarato Jagan Chapagain, segretario generale della Federazione internazionale delle società della Croce rossa e della Mezzaluna rossa. "Siamo preoccupati per l'estrema pressione esercitata da questa pandemia sul personale medico e sui sistemi sanitari, specialmente in contesti vulnerabili e fragili”.

Chi era Florence Nightingale

La giornata ricorda il bicentenario dalla nascita di Florence Nightingale. Nota come “la signora con la lanterna”, nacque nel 1820 a Firenze e fu la prima ad applicare il metodo scientifico attraverso l'utilizzo della statistica e a proporre un'organizzazione per gli ospedali da campo. "Questa ricorrenza oggi è ancora più importante e significativa vista l'emergenza Coronavirus che ha travolto tutto il mondo e il personale sanitario - commenta Danilo Massai, presidente dell'ordine delle professioni infermieristiche interprovinciale di Firenze-Pistoia -. L'assistenza infermieristica è una professione che, ora più di prima, richiede forza fisica, mentale ed emotiva. Gli infermieri a lavoro in questi giorni difficili stanno ricordando e onorando, con il loro operato, i sacrifici e i progressi compiuti dall'intera categoria, dal 1800 a oggi. Celebriamo dunque Florence Nightingale e tutti gli infermieri impegnati, a vario titolo e negli ambiti più disparati, ad assistere e salvare vite umane ogni giorno”.

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