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Coronavirus Uk, Johnson conferma le misure: "Un secondo picco sarebbe un disastro"

Mondo

Prima apparizione pubblica per il premier dopo la convalescenza: "Iniziamo a invertire la tendenza", ma non è ancora il momento di allentare le restrizioni. Nel Paese le vittime del Covid-19 salgono a 18.749, compresi 329 nuovi decessi in ospedale

Il premier britannico Boris Johnson torna ad apparire in pubblico, per la prima volta dopo aver superato il Covid19, per spiegare che il Regno Unito "inizia a invertire la tendenza" nella lotta contro la pandemia di coronavirus, ma che non è ancora il momento di allentare il lockdown (CORONAVIRUS, AGGIORNAMENTI - SPECIALE - LE NOTIZIE DELLA FARNESINA SUL REGNO UNITO). Il coronavirus "è un aggressore inatteso e invisibile nel suo assalto fisico, come posso dirvi per esperienza personale", ha detto Johnson nel suo discorso alla nazione da Downing Street, nel primo giorno del suo ritorno al lavoro, assicurando che il Regno Unito ha "iniziato a metterlo al tappeto" grazie al rispetto del lockdown. Nel frattempo il totale delle persone decedute a causa del coronavirus nel Regno Unito è salito a 18.749, compresi i 329 nuovi decessi avvenuti negli ospedali e registrati dall’Nhs, il Sistema sanitario nazionale britannico (LA FOTOSTORY DEL PREMIER BRITANNICO).

"È il momento di massimo rischio"

Il premier britannico ha detto di capire il peso "delle misure di distanziamento sociale", ma ha avvertito che un secondo picco dei contagi sarebbe per il Paese "un disastro economico". "Questo è un momento di opportunità", ha proseguito Johnson, e tuttavia è anche "il momento di massimo rischio". "So che molte persone - ha insistito, rivolgendosi indirettamente a coloro che fra la gente comune, il business, l'opposizione laburista e la sua stessa maggioranza invocano un piano per l'allentamento del lockdown - guardando al nostro apparente successo (nel rallentamento della diffusione dei contagi) si domandano se non è ora il momento d'alleggerire le misure di distanziamento sociale". Pur riconoscendo quanto "duro e stressante sia stato l'aver rinunciato, anche temporaneamente, alle nostre antiche e basilari libertà", il premier ha però ammonito che un rilassamento prematuro delle restrizioni potrebbe causare "un secondo picco, disastroso" sul piano sia umano sia "economico".

In calo i nuovi decessi in ospedale

Dai dati diffusi dal Nhs relativi ai 329 nuovi morti negli ospedali, e riportati dal sito britannico The Guardian, emerge come le vittime fossero di età compresa tra i 29 e i 100 anni. Di queste, 22 (tra i 29 e gli 89 anni) non soffrivano di patologie pregresse. Il dato è comunque in calo rispetto a quelli registrati nei giorni scorsi: sabato i decessi in ospedale erano stati 711. Tuttavia bisogna considerare anche che nei fine settimana le cifre elaborate e diffuse risultano sempre più basse dei giorni infrasettimanali a causa dello staff ridotto in turno.

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