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Nel giorno del suo onomastico Papa Francesco dona respiratori in Romania, Spagna e Italia

Mondo

Il 23 aprile la Chiesa festeggia San Giorgio martire e cade l'onomastico di Jorge Mario Bergoglio. Il Papa, però, al posto di ricevere regali, ha disposto la consegna ad alcuni ospedali di respiratori, mascherine, occhiali protettivi e tute per le terapie intensive

Al posto di ricevere un regalo per il suo onomastico, Papa Francesco ne ha voluto fare uno, con la consegna ad alcuni ospedali - in Romania, Spagna e Italia - di respiratori e di materiale sanitario come mascherine, occhiali protettivi e tute per le terapie intensive. La scelta del pontefice arriva nel giorno (23 aprile) in cui la Chiesa festeggia San Giorgio martire, e in cui si celebra quindi anche l'onomastico di Jorge Mario Bergoglio (LO SPECIALE SUL PAPAL'APPELLO ALL'EUROPA: RITROVI L'UNITÀ).

"Un segno bellissimo"

A ricevere il regalo del pontefice, per fronteggiare l’emergenza coronavirus, saranno gli ospedali della città di Suceava, in Romania, focolaio di covid-19 nel Paese, dove sono attesi cinque respiratori di ultima generazione; poi l’ospedale di Lecce, dove andranno altri due respiratori. E altri tre dispositivi per la respirazione arriveranno anche a Madrid, in Spagna (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI SUL CORONAVIRUS - LO SPECIALE). "Un segno bellissimo che cade in questo giorno particolare nel quale il Santo Padre non riceve un regalo ma lo dona agli altri", ha commentato il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere apostolico, raccontando a Vatican News dell'imminente consegna. È "un abbraccio del Papa in una situazione difficile per tutto il mondo" (I CONTAGI A LIVELLO GLOBALE: MAPPA).

Respiratori a tre ospedali in Romania, Spagna e Italia            

La Romania, come ricorda Vatican News, sta vivendo un'emergenza: nella piccola città di Suceava, dove andranno i respiratori, si conta quasi il 25% del totale dei contagi a livello nazionale. Tutto il materiale donato dal Papa sarà trasportato con un volo sul quale viaggerà anche il team di 11 medici e sei operatori sanitari romeni, inviato il 7 aprile dal governo di Bucarest all'ospedale di Lecco per lavorare accanto all'Italia. Dei tre respiratori di Madrid si occuperà invece la Nunziatura che insieme al cardinale Carlos Osoro Sierra, arcivescovo della capitale spagnola, disporrà la destinazione agli ospedali più in sofferenza (LA SITUAZIONE IN SPAGNA). All'ospedale di Lecce andranno invece due respiratori che saranno consegnati oggi dallo stesso cardinale Krajewski.

Papa: "C'è un'altra pandemia, quella sociale"

Intanto, nella giornata di oggi, il pontefice è tornato a commentare la pandemia: uno degli effetti, ha spiegato Francesco all'inizio della messa del mattino a Casa Santa Marta, è che “tante famiglie che hanno bisogno, fanno la fame”, trovando purtroppo l’aiuto "degli usurai". "Questa è un'altra pandemia, la pandemia sociale: famiglie di gente che ha lavoro giornaliero, o purtroppo lavoro in nero, non possono lavorare e non hanno da mangiare, con figli. E poi gli usurai che gli prendono il poco che hanno".

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