Coronavirus, negli Usa oltre 22mila vittime. Trump attacca Fauci, ma non lo licenzierà

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Gli Usa sono il primo Paese al mondo per decessi e contagi. Nelle ultime 24 ore registrati 1.514 morti. Il presidente ritwitta un post contro il super esperto della task force della Casa Bianca. Morto un marinaio a bordo della portaerei Roosevelt

Le vittime dell’epidemia di coronavirus (GLI AGGIORNAMENTILO SPECIALE) negli Stati Uniti sono più di 22mila, con 555.313 casi di positività al Covid-19 accertati in tutto il Paese. È quanto emerge dai dati della Johns Hopkins University, che evidenziano come nelle ultime ore i nuovi decessi siano stati 1.514. Attualmente gli Usa sono il primo Paese al mondo sia per contagi sia per morti. Eppure oggi è arrivato un messaggio ottimista del governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo: "Penso che il peggio sia passato se andiamo avanti con intelligenza. Stiamo controllando la diffusione del virus". Ieri, 12 aprile, con l’aggiunta del Wyoming, per la prima volta nella storia tutti e 50 gli Stati americani hanno dichiarato lo stato di calamità a causa della pandemia (LE TAPPE DELL'EPIDEMIA - LE FOTO SIMBOLO - LE GRAFICHE CON I DATI).

La polemica Trump-Fauci

Intanto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha scritto su Twitter "Time to #FireFauci" (Tempo di silurare Fauci)", ritwittando un post con tanto di hashtag dell'ex candidata repubblicana alla Camera Deanna Lorraine, dopo che il super esperto della task force della Casa Bianca contro il coronavirus ha confermato ai media Usa che se fossero state prese prima certe misure si sarebbero potute salvare molte vite. Una mossa, quella del tycoon, che rilancia la sua insofferenza per le critiche dell'infettivologo. È poi arrivata una nota della Casa Bianca che ha precisato: il presidente statunitense non licenzierà Fauci. 

Trump attacca ricostruzioni Nyt sui ritardi: "Articolo falso"

Trump attacca anche il New York Times sulla ricostruzione della "lenta" risposta della Casa Bianca all'emergenza coronavirus. "L'articolo è falso, così come è falso il quotidiano. Sono stato criticato per essermi mosso troppo velocemente quando ho imposto" restrizioni dei viaggi dalla Cina, ha twittato il tycoon. Il segretario alla sanità Alex "Azar non mi ha detto nulla fino a più tardi, e la lettera di Peter Navarro era sul bando" alla Cina, mette in evidenza Trump precisando di "lavorare duramente per portare alla ribalta la corruzione e la disonestà dei media. Questo è facile, la parte difficile è 'perché'?". Secondo il Nyt, il primo allarme serio arrivato alla Casa Bianca sul coronavirus risale al 28 gennaio, una settimana dopo il primo caso negli Stati Uniti e sei settimane prima che Trump agisse. L'allarme, dice il quotidiano, è rimasto inascoltato, così come sono stati minimizzati quelli simili giunti nei giorni successivi perché visti con sospetto e legati al "Deep State" contro Trump.

Muore marinaio portaerei americana Theodore Roosevelt

C'è intanto il primo marinaio morto per coronavirus membro dell'equipaggio della portaerei americana Theodore Roosevelt, dopo che il suo comandante è stato rimosso per aver rivelato ai media una lettera in cui sollecitava un'azione più decisa del Pentagono contro la diffusione a bordo del Covid-19. La Marina ha detto che il militare, la cui identità non è stata ancora resa nota, era risultato positivo lo scorso 30 marzo ed era stato sbarcato. Il 9 aprile era stato ricoverato in terapia intensiva in un ospedale della Marina militare a Guam.

Fauci: “Non si può garantire il voto di novembre”

Un’altra conseguenza della crisi sanitaria negli Usa potrebbe essere quella di un posticipo delle elezioni presidenziali, previste per il 3 novembre 2020, in cui l’attuale presidente Donald Trump cercherà un secondo mandato. In un’intervista alla Cnn proprio Anthony Fauci ha detto che al momento non è possibile garantire il voto di persona a novembre. Fauci non esclude infatti la possibilità che il coronavirus possa riemergere in autunno e ha ribadito che non c’è nessun “interruttore” per la riapertura dell’economia americana, che Trump vorrebbe avviare a maggio.

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