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Coronavirus, Cina teme seconda ondata di contagi: lockdown nella regione dell’Heilongjiang

Mondo

Nella città di Suifenhe, che si trova al confine con la Russia, sono state imposte le stesse misure che invece a Wuhan sono appena state rimosse. La Commissione sanitaria regionale ha reso noti 25 nuovi casi importati di Covid-19, due pazienti sono in gravi condizioni

La Cina teme una nuova ondata di contagi da Coronavirus. I timori sulla seconda fase di epidemia si concentrano sulla provincia del nord di Heilongjiang, dopo numerosi nuovi casi importati e successivi all’arrivo di viaggiatori dalla Russia. Suifenhe, città con più di 60mila abitanti sul confine russo e porta d'accesso per Vladivostok, ha varato oggi, 8 aprile, un lockdown come quello appena rimosso a Wuhan, nell'Hubei. I cittadini, ha riportato la tv statale Cctv, sono obbligati a stare nei compound residenziali e solo una persona per famiglia potrà ogni tre giorni uscire per comprare i beni di prima necessità (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE).

Nuovi casi nella regione

La Commissione sanitaria dell'Heilongjiang ha reso nota l'individuazione di 25 nuovi casi di contagio importato di Covid-19, tra cui due pazienti in gravi condizioni, portando il totale a quota 87. Il dato odierno, che rappresenta quasi la metà dei 59 casi nazionali, è composto da cittadini cinesi rientrati in patria a Suifenhe via autobus dopo un volo da Mosca a Vladivostok. Tutti sono stati ricoverati in ospedale, secondo il China Daily, mentre i passeggeri dello stesso volo sono stati messi in quarantena. La Commissione ha detto inoltre che nessun residente è entrato in contatto ravvicinato con i contagiati (LE TAPPE DELL'EPIDEMIA - LE FOTO SIMBOLO - LE GRAFICHE CON I DATI).

Sono 86 gli asintomatici

La provincia ha anche riportato un totale di 86 casi di asintomatici, tutti giunti seguendo la rotta russa. Già ieri, 7 aprile, l'autostrada di Suifenhe è stata chiusa, mentre la provincia ha sollecitato i cittadini cinesi a evitare il corridoio sino-russo. Il primo caso di coronavirus importato nell'Heilongjiang si è risolto ieri con la guarigione: il paziente, un 25enne, è stato dimesso dall'ospedale di Harbin per le malattie infettive.

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