L'ex vicepresidente si aggiudica senza problemi altri tre Stati e vanifica così le residue speranze di rimonta di Bernie Sanders. Al rivale rivolge un appello: "ora uniamo il partito e il Paese per battere Trump"
Tris per Joe Biden che vince anche le primarie democratiche in Florida, Illinois e Arizona e si avvia a conquistare la nomination del partito per le Presidenziali 2020. L'ex vicepresidente, salvo clamorose sorprese, ha ormai vanificato qualunque chance di rimonta dell'avversario Bernie Sanders, con 18 stati vinti e almeno 1.400 delegati conquistati sui 1.991 necessari per la nomination. Dopo il trionfo Biden ha teso la mano a Sanders: "Il mio obiettivo è quello di unire il partito democratico e di unire il nostro Paese in questo momento difficile e per battere insieme Trump", ha detto l’ex vicepresidente commentando la vittoria. "Quello che serve ora è la speranza contro la paura, l'unità contro le divisioni, la verità contro le menzogne e la scienza contro la finzione" (TUTTE LE NOTIZIE SU USA 2020).
Biden a valanga in Florida, senza storia anche Arizona e Illinois
Biden ha ottenuto una vittoria a valanga in Florida, con quasi il 62% delle preferenze. Ma sono state senza storia anche le consultazioni in Arizona e Illinois, con Sanders molto indietro nella corsa. In Illinois il distacco è di 25 punti (59 a 36 circa) e in Arizona si va verso gli oltre 10 punti. Nei tre stati c'erano in palio 411 delegati di cui 219, il bottino più ricco, in Florida. L'ex numero due di Barack Obama si è ormai assicurato un vantaggio praticamente incolmabile, superando abbondantemente i mille delegati (per la nomination ne servono 1991). Non si è votato come previsto, invece, in Ohio, dove il voto è stato rimandato a causa dell'emergenza coronavirus (ULTIMI AGGIORNAMENTI – SPECIALE).
Trump conquista formalmente la nomination repubblicana
Sull’altro fronte, Donald Trump ha vinto nelle primarie senza rivali in Florida e Illinois, e si è assicurato un numero di delegati ormai sufficiente per conquistare anche formalmente la nomination repubblicana. Una corsa solitaria quella di Trump, che non aveva rivali di rilievo e la cui vittoria era scontata. Verrà incoronato nella convention di Charlotte a fine agosto.