Il colosso di Jeff Bezos ha deciso di aprire le nuove posizioni negli Usa dopo aver registrato un incremento nella richiesta di consegne con l'emergenza Covid19. La società si impegna anche a investire 350 milioni di dollari a livello globale per aumentare gli stipendi
Amazon assumerà 100mila persone, fra addetti ai magazzini e alle consegne. La decisione arriva dopo che, per via dell'emergenza coronavirus, la società ha registrato un grande incremento nelle domande di consegna. A dare per primo la notizia è stato il Wall Street Journal, citando il colosso di Jeff Bezos. Poi la conferma della società: "Stiamo sperimentando un significativo aumento della domanda", si legge in una nota in cui viene annunciata l'apertura di 100mila nuove posizioni a tempo pieno e part-time negli Stati Uniti, proprio per far fronte alla domanda di coloro che si rivolgono ad Amazon "in questo periodo, soprattutto per le fasce più deboli". Nel frattempo, in Italia, è in corso uno sciopero al centro di distribuzione di Castel San Giovanni (Piacenza), dove i sindacati denunciano la mancata applicazione del protocollo di sicurezza sul Covid-19 (GLI AGGIORNAMENTI - SPECIALE - MAPPA E GRAFICI DEL CONTAGIO).
Aumento degli stipendi a livello globale
La società si impegna anche a investire 350 milioni di dollari a livello globale per aumentare gli stipendi di "due dollari l'ora negli Stati Uniti, 2 sterline l'ora nel Regno Unito e circa 2 euro l'ora in molti paesi europei". Ripetuti anche i contatti fra Bezos e la Casa Bianca: secondo indiscrezioni, il patron di Amazon avrebbe un filo diretto con l'amministrazione in questo periodo. Lo conferma anche Donald Trump: "So che è vero. Per quanto ne so, alcuni dei miei stanno trattando con loro o con lui". Il colosso di Bezos raccoglie il 39% di tutti gli ordini online negli Stati Uniti, secondo i dati di eMarketer. E ora assicura il suo massimo impegno sul fronte "sanitario e della sicurezza. Continuiamo a consultarci con gli esperti e attuare tutte le precauzioni raccomandate".