Pechino, il 14 marzo, ha registrato solo quattro contagi a Wuhan, focolaio del Covid-19, mentre sono 16 quelli importati dall'estero. Guarigioni all'82,7%. La Corea del Sud scende per la prima volta sotto quota 100 casi in 23 giorni
Sia in Cina che in Corea del Sud diminuiscono i casi di coronavirus. Pechino però teme ora il ‘contagio di ritorno’. La Commissione sanitaria nazionale ha segnalato 20 nuovi contagi nella giornata del 14 marzo, di cui quattro a Wuhan, focolaio del Covid-19, e 16 importati dall'estero (saliti a 111 totali), che sono risultati in maggioranza per il secondo giorno di fila (AGGIORNAMENTI - I CONTAGI NEL MONDO - LA MAPPA).
In Cina 16 nuovi casi importati
Al 14 marzo, i morti in più in Cina sono 10, tutti nell'Hubei, la provincia di cui Wuhan è capoluogo. Altri 1.370 pazienti sono stati dimessi venerdì dagli ospedali, portando la percentuale di guarigione all'82,76%. Tra i 16 nuovi casi importati dall'estero e accertati sabato, cinque sono relativi a Pechino, quattro allo Zhejiang, tre a Shanghai e al Gansu, e uno al Guangdong. Tutte le municipalità e le province interessate dal fenomeno hanno rafforzato i protocolli sugli accertamenti medico-sanitari dei visitatori in arrivo dall'estero. Intanto, con i 1.370 pazienti dimessi ieri dagli ospedali, i guariti si sono portati a 66.911. La quota di decessi, invece, è di 3.199 unità.
In Corea casi ai minimi
Guardando alla situazione in Corea del Sud, invece, nelle ultime ore si registrano 76 nuovi casi di coronavirus, ai minimi dal 21 febbraio e per la prima volta sotto quota 100 in 23 giorni. I contagi totali sono saliti a 8.162, ha riferito il Korea Centers for Disease Control and Prevention, dando l'aggiornamento della crisi a sabato. I dati confermano il trend di rallentamento del contagio: i due focolai di Daegu e del Nord Gyeongsang (rispettivamente, 41 e 4 nuovi casi) si stanno ridimensionando. Le due aree contano 6.031 e 1.157 contagi, l'88% del totale. I morti sono aumentati a 75.