Coronavirus, il Giappone non dichiara stato di emergenza: "Livelli ancora non allarmanti"

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La decisione del premier Shinzo Abe dopo che il parlamento gli aveva concesso i poteri necessari. "Non c'è stata un'esplosione dei contagi come in altri Paesi", ha spiegato, sottolineando che la vigilanza rimarrà elevata ed esortando i cittadini a evitare zone affollate

Il premier del Giappone Shinzo Abe non decreterà, almeno per il momento, lo stato di emergenza nel Paese perché la diffusione del coronavirus non è ancora a livelli allarmanti (ULTIME NOTIZIE - LO SPECIALE – A WUHAN IL MINIMO DI CASI I CASI NEL MONDO). Abe lo ha annunciato durante una conferenza stampa trasmessa in diretta dalla televisione nazionale Nhk, spiegando che "non si è registrata un'esplosione dei contagi come in altri Paesi", ma che tuttavia la vigilanza rimarrà elevata. Abe ha inoltre esortato i cittadini ad evitare aree affollate per contenere l'ulteriore espansione della malattia. Ieri, 13 marzo, il Parlamento giapponese aveva approvato la legge che avrebbe consentito al primo ministro di decretare lo stato di emergenza.

In dubbio Tokyo 2020

Intanto restano i dubbi sulle Olimpiadi di Tokyo 2020. il Cio e il comitato nipponico tengono duro, ma ancora nulla è certo. Dopo che la torcia aveva esordito a porte chiuse a Olimpia, città d’origine dei Giochi, il tour in Grecia si è dovuto fermare per evitare assembramenti.

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