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Coronavirus, Spagna dichiara stato d'emergenza: oltre 4mila casi. Catalogna in isolamento

Mondo

Nel Paese i contagi hanno superato quota 4mila e sono 120 i morti. Il presidente della Generalitat Quim Torra ha annunciato l'isolamento di tutta la Catalogna: è la prima comunità autonoma di tutta la Spagna a prendere una tale decisione

Dichiarato lo stato d'emergenza in Spagna dopo che, nella giornata del 13 marzo, è stata registrata un'impennata di contagi da Coronavirus: sono oltre 4mila i casi, mille in più del giorno precedente, e 120 le vittime. Intanto, il presidente della Generalitat Quim Torra ha annunciato l'isolamento di tutta la Catalogna: è la prima comunità autonoma di tutta la Spagna a prendere una tale decisione. Finora, la quarantena riguardava solo quattro comuni e circa 70mila persone (LO SPECIALE DI SKY TG24 - LA MAPPA DEL CONTAGIO - LE FAQ DEL MINISTERO - GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI). 

Convocato il consiglio dei ministri

In Spagna la Costituzione consente al governo di applicare misura restrittive, con un decreto concordato dal Consiglio dei ministri, che è già stato convocato per il 14 marzo. Le limitazioni dovrebbero durare per un periodo massimo di 15 giorni. L'esecutivo potrà limitare il movimento di persone e veicoli, effettuare richieste temporanee di ogni tipo di merce, occupare temporaneamente industrie, fabbriche o locali di qualsiasi natura, limitare o razionare l'uso di servizi o il consumo di determinati prodotti e emettere gli ordini necessari per garantire la fornitura dei mercati e il funzionamento dei servizi e dei centri di produzione. Dal 1978, lo stato di allarme era stato dichiarato una sola volta, nel dicembre 2010 da José Luis Zapatero, a causa della chiusura dello spazio aereo causata dallo sciopero dei controllori di volo.

Lo studio sull'evoluzione dell'epidemia

Intanto sulla situazione spagnola, il quotidiano La Vanguardia ha evidenziato come, secondo uno studio della scuola d'igiene e medicina tropicale di Londra, lo Stato della penisola iberica e gli Usa siano i due Paesi nei quali il virus si sta diffondendo più rapidamente che nel resto del mondo. Lo studio londinese analizza l'evoluzione dell'epidemia nelle 24 nazioni più colpite basandosi su modelli matematici. I risultati evidenziano che le misure applicate in Spagna nelle ultime due settimane non sono riuscite a fermare la diffusione del coronavirus. L'aumento dei contagi dipende dal numero riproduttivo, detto R, che indica quante altre persone infetta un paziente malato di Coronairus. In Spagna il numero R equivale a 3, significa che ogni persona positiva al virus, in media, ne contagia altre tre. Sullo stesso livello anche gli Usa.

Contagi diminuiti in Italia e Iran

L'Italia e l'Iran, che partivano da un valore del numero riproduttivo superiore a 3, nelle ultime due settimane hanno ridotto il dato di quasi la metà. Il nostro Paese, attualmente, conta meno di due contagi per ogni persona affetta da Coronavirus. Va ancora meglio in Corea del Sud che dopo aver effettuato più di 210.000 test per rilevare tempestivamente potenziali contagi, ha abbassato il numero R a 1, mentre la Cina, al 12 marzo, si attesta sotto lo 0,5. Questo dato fa prevedere che l'epidemia, nel Paese dal quale è iniziata la diffusione, si potrebbe estinguere in primavera.

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