Coronavirus, aumentano i contagi in Spagna: Madrid ferma tutto. Sospesa anche la Liga

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Circa 3mila i casi nel Paese iberico. La capitale e la sua comunità sono le zone più colpite con oltre mille persone infettate e più di 80 decessi. Chieste al governo misure più stringenti. Intanto c'è lo stop al campionato di calcio. Positivo il ministro Irene Montero

Aumentano i contagi in Spagna dove sono circa 3mila le persone affette da Coronavirus (800 in più rispetto a ieri, 11 marzo) con oltre 80 decessi. Secondo il ministero della Salute del Paese iberico, è la Comunità autonoma di Madrid, che comprende dunque la capitale, la zona più colpita con oltre mille positivi e più di 30 morti. Contagi che non hanno risparmiato il mondo dello sport (sospesa la Liga) così come quello della politica visto che il ministro per le Pari opportunità, Irene Montero, è risultata positiva al test del Coronavirus. A riferire la notizia sul ministro sono i media spagnoli che citano un comunicato del governo. Irene Montero è anche la compagna del leader di Podemos, Pablo Iglesias, che è stato posto in isolamento. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LE MISURE ADOTTATE DA TRUMP)

A Madrid tutto chiuso

Essendo dunque la città spagnola con più casi di Covid-19, le autorità hanno deciso che a Madrid, almeno fino al prossimo 26 marzo, saranno chiuse tutte le scuole e le università ma anche teatri, biblioteche, centri culturali, educativi e sportivi. Sospesi inoltre tutti gli eventi pubblici, inclusa la mezza maratona in programma per il 29 marzo. (OMS DICHIARA PANDEMIA - LA DIFFUSIONE GLOBALE IN UNA MAPPA).

La Catalogna e altre comunità chiudono le scuole

Dopo le precauzioni annunciate dalla Comunità autonoma di Madrid, anche la Catalogna, i Paesi Baschi, la Galizia e Murcia hanno deciso di chiudere tutti i centri educativi, scuole e università delle proprie regioni. Nello specifico, il presidente della Generalitat catalana, Quim Torra, ha fatto sapere che questi provvedimenti avranno una durata minima di 14 giorni. Chiusa anche la Sagrada Familia e sospesi i lavori in corso sulla basilica di Barcellona. 

Real in quarantena: sospesa la Liga

Intanto, dopo l'esito positivo di un tampone su un giocatore del Real Madrid Basket, sia la squadra pallacanestro sia quella di calcio, che si allenano nello stesso centro sportivo a Valdebebas, sono state messe in quarantena. Per questa ragione, e per i "possibili altri contagi nelle altre squadre", è stato deciso di sospendere la Liga, almeno per due turni, così come i campionati di Primera e Segunda División (l'equivalente della Serie B e della Serie C). 

Madrid chiede misure ancora più stringenti

Secondo quanto riportato da El Mundo, la Comunità autonoma di Madrid avrebbe chiesto al governo centrale "misure più stringenti per i prossimi dieci giorni". Una richiesta che, riporta il quotidiano madrileno, non è stata accettata dal ministero della salute almeno fino al prossimo lunedì. Isabel Díaz Ayuso, presidente della Comunità madrilena, avrebbe chiesto il rinforzo del personale ospedaliero, ulteriori finanziamenti economici per il sistema sanitario e un piano specifico per gli ultra 65enni e gli infetti ma anche il potenziamento dello smartworking. "Tutte le misure finora adottate sono state introdotte in maniera coordinata non soltanto con Madrid, ma con tutte le altre Comunità autonome", ha fatto sapere il ministero della Salute non ritenendo al momento necessarie le ulteriori misure chieste da Madrid.

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