Pio XII: nuove carte degli archivi vaticani confermano aiuti a ebrei

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Documenti dall'Archivio segreto Vaticano testimoniano gli aiuti, sotto diverse forme, elargiti dalla Santa Sede agli ebrei, durante gli anni bui dell'Olocausto e della persecuzione nazista. Ma il rabbino Di Segni resta critico su Papa Pacelli

Il dibattito storico sulla figura di Papa Pio XII, e sulle accuse di silenzi e debolezze nei confronti del Terzo Reich e dell’Olocausto, segna una piccola/grande svolta. Dalle carte dell’archivio segreto Vaticano, infatti, spuntano carte e documenti che provano significativi aiuti dati agli ebrei sotto il suo pontificato.

Nel fasciolo sugli "Ebrei", 4.000 nomi di persona aiutate

Tra le carte della ‘Sezione per i Rapporti con gli Stati’ della Segreteria di Stato vaticana, già fruibili in formato elettronico, spiccano i fascicoli sugli "Ebrei" con 4.000 nomi: lo anticipa oggi sui media vaticani Johan Ickx, direttore di quell'archivio storico, nel giorno dell'apertura agli studiosi degli archivi vaticani su papa Pacelli (che regnò dal 1939 al 1958). Tra i faldoni catalogati nazione per nazione, spiega Ickx, salta all'occhio la serie titolata "Ebrei": 170 fascicoli contenenti la storia di circa 4.000 nomi. Tra questi c'è una maggioranza di richieste per aiuto da parte di cattolici di discendenza ebraica, ma non mancano i nomi di cittadini di fede ebrea.

Da Kristeller a Liebman, le storie di fughe facilitate dal Vaticano

Vi si trovano personaggi talvolta inaspettati: si è rivolto alla Santa Sede il giovane ricercatore Paul Oskar Kristeller, uomo di fama mondiale per gli studi umanistici, anche se poi nella sua cartella rimane oscurato/sconosciuto l'impegno dato per la sua fuga dall'Europa verso gli Stati Uniti. Ma anche Tullio Liebman, considerato il fondatore della "Scuola processualistica di Sao Paulo" e nel dopoguerra professore di fama mondiale alle università di Pavia, Torino e Milano, fu aiutato, e trovò, grazie all'impegno dei collaboratori stretti di Pio XII, la via di fuga verso il Sudamerica.

Documenti falsi e altri aiuti

"Ci vorrà molto tempo per ricostruire l'atmosfera e l'ambiente in cui queste azioni ebbero luogo. Ma almeno lo studioso potrà aprire altre serie, come per esempio Italia 1352b, dove troverà il fascicolo 'Accuse contro Monsignor Ottaviani di aver concesso documenti falsi ad ebrei e di averli ricoverati in edifici extraterritoriali'", spiega l'archivista. Oltre a questa serie, quasi tutte quelle con denominazione di nazioni contengono altre carte con richieste di perseguitati ai quali servivano documenti, viveri e aiuto pratico per poter sfuggire al sistematico progredire del veleno razzista.

"Gli sforzi del papa per rispondere alle suppliche"

"Le carte evidenzieranno quanti e quali sforzi siano stati fatti per cercare di rispondere alle suppliche per la salvezza dei perseguitati e dei bisognosi in pericolo di vita, come emergerà sicuramente anche l'odio del nazismo nei confronti della Chiesa cattolica e del Papa stesso. Al contempo risulterà altrettanto evidente l'opposizione e la contrarietà di molti Stati di aprire le frontiere a tanti bisognosi", sottolinea Ickx. Spesso, prosegue Ickx, lo studioso potrà incrociare qualche nuovo documento su singoli eventi storici, come quello del 16 ottobre 1943 e la deportazione degli Ebrei di Roma: "La commovente lettera indirizzata a Papa Pio XII da alcuni ebrei mentre erano detenuti dalle SS e Gestapo nel Collegio Militare di Palazzo Salviati in Via della Lungara è già stata pubblicata da diversi autori (Kuehlwein, Riccardi).

Di Segni critico: "Aiuti mirati ai battezzati"

Resta molto critico, tuttavia, il giudizio del rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni. "È molto sospetto questo sensazionalismo, con i fascicoli già pronti e le conclusioni facili proposte sul vassoio. Ma basta poco per rendersi conto che già le scarse rivelazioni si trasformeranno in un boomerang per gli apologeti a ogni costo. Si vede chiaramente che non ci fu volontà di fermare il treno del 16 ottobre e che gli aiuti furono ben mirati a tutela dei battezzati", dice la guida spirituale degli ebrei italiani all'ANSA.

 

 

 

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