Ue, white paper su intelligenza artificiale: riconoscimento facciale tra sistemi a rischio

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L'esecutivo dell'Unione intende avviare con i governi "un ampio dibattito su quale eventuali circostanze potrebbero giustificare tali eccezioni"

Riconoscimento facciale a rischio. Lo scrive la Commissione Ue nel suo 'White Paper' sull'intelligenza artificiale. "Il suo uso è generalmente proibito - si legge nel documento - "e ammesso solo in casi eccezionali, debitamente giustificati e proporzionati, soggetti a garanzie e basati sul Diritto dell'Unione o nazionale". Per questo, l'esecutivo Ue intende avviare "un ampio dibattito su quale eventuali circostanze potrebbero giustificare tali eccezioni".

"Necessario avere regole chiare"

I sistemi di intelligenza artificiale ad alto rischio, chiarisce poi la Commisisione, dovranno essere "trasparenti, tracciabili e garantire il controllo umano" in settori sensibili come "salute, polizia e trasporti". Questi sistemi, infatti, possono comportare rischi e perciò "è essenziale costruire fiducia" con "regole chiare" per le applicazioni "ad alto rischio" che dovranno essere "conformi alle norme europee".

San Francisco vuole metterlo al bando

Da qualche settimana anche negli Stati Uniti l'argomento è al centro del dibattito. Le autorità di San Francisco, infatti, stanno discutendo un’ordinanza per vietare l’utilizzo di questa tecnologia da parte del governo e delle forze dell’ordine. Se il provvedimento venisse approvato, la città californiana diventerebbe la prima a prendere una simile decisione negli Stati Uniti.

L'app utilizzata dalla polizia Usa

A gennaio 2020, invece, il New York Times aveva dato la notizia dell’esistenza di un'applicazione - Clearview - che consente alla polizia di risalire, da una singola immagine di una persona, a tutte le foto pubbliche del soggetto. Inclusi i link di dove queste foto appaiono. ll rischio, aveva sottolineato il quotidiano americano, è che diventi impossibile camminare per strada senza essere riconosciuti. 

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