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Brexit, Regno Unito: dal 2021 visto d'ingresso solo a chi conosce l’inglese

Mondo

Il governo britannico sta lavorando alla nuova legge sull’immigrazione che entrerà in vigore il 1 gennaio 2021. I visti d’ingresso saranno concessi a chi arriverà con un’offerta di lavoro o accademica. E a chi dimostrerà di conoscere bene la lingua inglese

Gli immigrati che arriveranno nel Regno Unito dal 2021 dovranno dimostrare una sufficiente conoscenza della lingua inglese e saranno preferiti coloro che avranno già in tasca un'offerta di lavoro o accademica. Sono le novità che il governo britannico vuole introdurre nella nuova legge sull’immigrazione che non prevede l'opzione di dare permessi a lavoratori "poco qualificati" o una l’ingresso nel Paese "per lavoro temporaneo".

Ingresso alle persone “più qualificate”

Secondo il progetto del governo, gli europei e gli immigrati del resto del mondo che vorranno vivere nel Regno Unito saranno trattati con gli stessi criteri dei cittadini inglesi. La "priorità assoluta" del sistema  - si legge nel documento in via di approvazione - sarà quella di dare l'ingresso "alle persone più qualificate e di talento", come scienziati, ingegneri e accademici. Le offerte di lavoro per gli immigrati che vogliono ottenere un visto dovranno garantire uno stipendio superiore alle 25.600 sterline (30.800 euro) all'anno. Le modifiche dovrebbero entrare in vigore il 1 gennaio 2021, dopo la fine del periodo di transizione Brexit (LE TAPPE), durante il quale il Regno Unito continuerà a mantenere la libera circolazione delle persone per i cittadini dell'UE.

Stessi standard per tutti

Il ministro degli Interni inglese, la conservatrice Priti Patel,  si è detta “entusiasta” delle regole che verranno introdotte dalla nuova legge.  “La cosa giusta è che le persone parlino inglese prima di venire nel nostro Paese" – ha detto - e che "abbiano un percorso sponsorizzato, attraverso un lavoro o un'istituzione accademica". Secondo la Patel il nuovo sistema “permetterà al Regno Unito di riprendere il controllo della sua politica di immigrazione per la prima volta dopo decenni".

Similitudini con il sistema australiano

Londra baserà il suo modello di migrazione su quello dell'Australia, dove i candidati devono superare una certa soglia di punti che saranno assegnati in base a criteri quali la conoscenza della lingua inglese, un'offerta di lavoro e altri fattori che sono adattati alle esigenze del mercato del lavoro.

Brexit, in bozza intesa anche restituzione antichità

L'ultima bozza dell'intesa sulla Brexit, conterrebbe una clausola relativa alla restituzione di "oggetti culturali rimossi illegalmente nei loro Paesi di origine". Lo riporta il britannico Telegraph, riaccendendo i timori sul destino dei preziosi marmi greci conservati al British Museum, nonché di vari capolavori italiani conservati nel Regno Unito. La clausola sarebbe stata chiesta dall'Unione Europea nell'ambito dei colloqui tesi a preparare i negoziati di marzo. A chiederne l'inserimento sarebbero stati in particolare Grecia, Cipro, Spagna e Italia ma la norma è apparsa riferita in particolare alla preziosa collezione di statue, iscrizioni e fregi provenienti dal Partenone e altri siti ellenici, raccolta da Lord Elgin tra il 1801 e il 1805.

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