Incontro storico tra i ministri degli Esteri di Cina e Vaticano

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Il vertice venerdì a Monaco, dove Wang Yi e monsignor Paul Gallagher si trovavano per la Conferenza sulla sicurezza. I due Stati non hanno legami diplomatici da decenni a causa di controversie religiose. Ministro Cina: “Più spazio per scambi futuri tra nostre due parti"

Incontro storico, a Monaco, tra i ministri degli Esteri di Cina e Vaticano. A riferirlo sono stati prima i media ufficiali cinesi e poi un comunicato della Santa Sede. I due Stati non hanno legami diplomatici da decenni a causa di controversie religiose. Un incontro a questo livello diplomatico è il primo da almeno sei decenni: Vaticano e Repubblica popolare cinese, infatti, non intrattengono più relazioni diplomatiche dagli anni '50.

Il primo incontro tra i ministri degli Esteri di Cina e Vaticano

Wang Yi e il suo omologo monsignor Paul Gallagher si sono visti per la prima volta venerdì a Monaco. La città tedesca ospita la Conferenza sulla sicurezza. L’incontro è arrivato in un contesto di miglioramento delle relazioni bilaterali, dopo la firma di un accordo storico - nel 2018 - sulla nomina di vescovi in Cina. “Oggi è il primo incontro tra i ministri degli Esteri della Cina e del Vaticano”, ha detto Wang Yi. E, in un comunicato pubblicato dal Quotidiano del popolo sul suo sito web, ha aggiunto: “Questo aprirà più spazio per gli scambi futuri tra le nostre due parti".

Il comunicato del Vaticano

In una nota, poi, il Vaticano ha sottolineato che il colloquio si è "svolto in un clima cordiale" e che "sono stati evocati i contatti fra le due Parti, sviluppatisi positivamente nel tempo". Durante l'incontro, si legge ancora nella nota, è stata rinnovata "la volontà di proseguire il dialogo istituzionale a livello bilaterale per favorire la vita della Chiesa cattolica e il bene del Popolo cinese". Inoltre, "apprezzamento è stato espresso per gli sforzi che si stanno compiendo per debellare l’epidemia di coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI) e solidarietà nei confronti della popolazione colpita". Infine, "si è auspicata maggiore cooperazione internazionale al fine di promuovere la convivenza civile e la pace nel mondo e si sono scambiate considerazioni sul dialogo interculturale e i diritti umani".

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