Weinstein accusato di violenza sessuale da Annabella Sciorra: “Mi stuprò a casa mia”

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L’attrice ha testimoniato durante il processo a New York contro l’ex produttore. Ha raccontato di essere stata violentata a Manhattan tra il 1993 e il 1994 dopo una cena con amici: “Non potevo fare molto contro di lui. Il mio corpo si spense”. Dubbi della difesa

Continua a New York il processo contro Harvey Weinstein, ex produttore di Hollywood accusato in questo procedimento di violenza sessuale contro due donne (FOTO). In Aula c’è stata la prima testimonianza di una delle tante altre donne che hanno puntato il dito contro di lui. Si tratta dell’attrice americana Annabella Sciorra, nota in particolare per il suo ruolo in “The Sopranos”. L’artista ha raccontato di essere stata stuprata dal produttore dopo che lui l’aveva accompagnata a casa. Testimonianza messa in dubbio dalla difesa dell'ex re di Hollywood.

I racconti per rafforzare l’accusa di predatore sessuale

I fatti sarebbero accaduti a cavallo tra il 1993 e il 1994: troppo indietro nel tempo per la contestazione del reato. I procuratori, però, vogliono usare la deposizione dell’attrice - come quella di altre decine di donne che accusano Weinstein - per rafforzare l'accusa di predatore sessuale.

La testimonianza di Annabella Sciorra

Annabella Sciorra ha raccontato di aver conosciuto Weinstein a un party a Los Angeles, quando lei era un’attrice emergente e lui un giovane produttore. Ha aggiunto che, nei quattro anni successivi, ha ricevuto dall’uomo qualche regalo imbarazzante, tra cui una scatola di cioccolatini a forma di pene. Poi una sera, dopo una cena con amici in un ristorante, Weinstein l’ha accompagnata a casa a Manhattan. Lì, ha detto l’attrice, il produttore l’avrebbe stuprata. Era, ha spiegato, tra la fine del 1993 e l'inizio del 1994.

Le accuse a Weinstein

Riguardo a quella sera, Sciorra ha raccontato che lei era già entrata in casa e si era messa in pigiama quando ha sentito bussare alla porta. Secondo la sua versione, ha aperto e si è trovata di fronte Weinstein. Il produttore l’avrebbe spinta dentro e gettata sul letto. Poi, ha continuato Sciorra, l’avrebbe violentata nonostante i suoi tentativi di opporsi con calci e pugni. “Dissi 'no, no'. Non potevo fare molto contro di lui. Il mio corpo si spense, era così disgustoso che il mio corpo cominciò a tremare in modo inusuale, era come avessi una crisi", ha detto l’attrice in Aula. Ha aggiunto di aver perso conoscenza.

“Era molto minaccioso”

Settimane dopo, ha raccontato ancora Sciorra, in un ristorante ha affrontato Weinstein: lui le avrebbe detto che la cosa doveva rimanere tra loro. "Era molto minaccioso, i suoi occhi diventarono scuri, pensavo che mi avrebbe colpito", ha dichiarato l’attrice. Negli anni successivi, ha proseguito, l'ex re di Hollywood l’avrebbe perseguitata, ricomparendo almeno un paio di volte negli hotel dove alloggiava.

La difesa di Weinstein

La difesa di Weinstein ha mosso diverse obiezioni alla testimone. Ha chiesto, ad esempio, come mai la donna ha aperto la porta di casa senza chiedere l'identità di chi aveva bussato, perché non ha fatto ricorso a un medico e perché non ha denunciato lo stupro. “All'epoca non realizzai che era uno stupro”, si è giustificata Annabella Sciorra. "Lei aveva 33 anni, se la sua cronologia dei fatti è corretta", ha ribattuto la difesa. Poi ha ripescato un video clip in cui l'attrice ammette di aver inventato piccole bugie nella sua vita. “Questa non è una fandonia?”, ha chiesto l'accusa. “No”, ha assicurato la star.

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