Virus in Cina, 17 morti e 440 casi accertati di contagio. Rischio "moderato" in Ue

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Il rischio di importazione in Europa di casi del nuovo virus della polmonite è passato da "basso" a "moderato". E oggi, a Ginevra, si riunirà il Comitato d'emergenza dell'Organizzazione mondiale della sanità per valutare la portata dell'epidemia 

Salgono a 17 le vittime del nuovo coronavirus in Cina mentre i casi accertati in tutto il Paese sono 440 (COSA SAPPIAMO SUL VIRUS). Lo ha detto il vice ministro della Commissione nazionale per la salute Li Bin nello stesso giorno in cui arriva la notizia del primo caso di contagio a Hong Kong (una persona arrivata in città da Wuhan con un treno ad altra velocità).

Sindaco di Wuhan: "Non venite in città"

La città di Wuhan ha esortato tutti a tenersi lontani, cancellando un importante evento del capodanno cinese, nel tentativo di contenere l'epidemia. La malattia si sta diffondendo mentre centinaia di milioni di persone viaggiano in treni, aerei e autobus in tutta la Cina per riunirsi con amici e parenti per le vacanze del capodanno, che inizia venerdì. Il sindaco di Wuhan Zhou Xianwang ha esortato i residenti a non lasciare la città e i visitatori a evitarla, in modo da ridurre la possibilità di trasmissione.

La diffusione del virus

Il nuovo virus è stato individuato anche in altri Paesi asiatici (Macao, Thailandia, Corea del Sud, Giappone e Taiwan) mentre gli Stati Uniti hanno confermato ieri il primo caso. Rafforzati i controlli negli aeroporti, anche quelli italiani.
"C'è la possibilità di una mutazione virale e di una ulteriore diffusione della malattia", ha avvertito Li Bin. 

Sale il rischio in Ue

Il rischio di importazione in Europa di casi del nuovo virus della polmonite è passato da "basso" a "moderato". Lo riporta il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), che ha aggiornato con gli ultimi dati il primo parere del 17 gennaio.
Oggi la Commissione europea e i rappresentanti degli Stati membri si riuniranno in teleconferenza per discutere degli ultimi sviluppi, delle misure già prese a livello nazionale e di quelle eventualmente da prendere a livello europeo.

Esperti della Oms a Wuhan

Il Comitato d'emergenza dell'Organizzazione mondiale della sanità si riunirà oggi a Ginevra per valutare la portata dell'epidemia del virus simile alla Sars che tra il 2002 e il 2003, uccise quasi 800 persone. Alcuni suoi esperti hanno visitato la città focolaio dell’epidemia. Tra lunedì e martedì il gruppo è stato all'aeroporto Tienhe per ispezionare il controllo della temperatura dei passeggeri, all'ospedale Zhongnan dell’università di Wuhan per accertarsi sulle procedure di ricovero e quarantena dei pazienti e al centro per il controllo e la prevenzione delle malattie della provincia dello Hubei, dove si trova Wuhan.

Controlli "precauzionali" in diversi Paesi

La Corea del Nord ha vietato l'ingresso di tutti i turisti stranieri per proteggersi dal nuovo coronavirus. Gli Stati Uniti hanno intensificato i controlli sui passeggeri degli aeroporti. Anche il Regno Unito ha introdotto controlli "precauzionali" in aeroporto per allontanare il rischio di contagio. I controlli riguarderanno in particolare i passeggeri dei tre voli settimanali che collegano Wuhan con l'aeroporto londinese di Heathrow, uno dei tre scali europei (incluso Fiumicino) che hanno voli diretti con la città cinese al centro dell'area di emergenza.

Via da Wuhan il calcio femminile per Tokyo 2020

Si giocheranno a Nanchino nella Cina orientale, e non più a Wuhan le partite di qualificazione di calcio femminile valide per l'ammissione ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020. La decisione è stata presa dalla Confederazione asiatica del calcio per i timori suscitati dal coronavirus. A Whuan, dal 3 al 9 febbraio, erano inizialmente previste le partite delle nazionali femminili del Gruppo B, di cui fanno parte Cina, Taiwan, Thailandia e Australia. Le gare si giocheranno regolarmente nelle stesse date, ma nella città di Nanchino.

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