Usa, legali Trump: impeachment “affronto alla Costituzione” e “attacco” al diritto di voto

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I legali del presidente, in vista dell’inizio del processo al Senato per la messa in stato d’accusa, illustrano la linea difensiva. È una “vendetta”, dicono, un "tentativo di interferire con le elezioni". I dem della Camera: rimuovere “minaccia alla sicurezza nazionale”

Sale la tensione negli Stati Uniti, in vista dell'inizio al Senato del processo per l'impeachment di Donald Trump. I legali del presidente Usa hanno respinto seccamente la messa in stato di accusa, bollandola come incostituzionale e come un attacco alla libertà di voto degli americani. I democratici alla Camera, invece, hanno chiesto al Senato di rimuovere la “minaccia alla sicurezza nazionale” che il presidente rappresenta (I MOTIVI DELLA MESSA IN STATO D'ACCUSA - LE TAPPE DEL CASO UCRAINA).

Difesa Trump: "Tentativo di interferire con elezioni del 2020"

La linea di difesa di Trump è contenuta in un documento di sei pagine. Gli articoli, dicono gli avvocati Jay Sekulow e Pat Cipollone, sono un "pericoloso attacco" al diritto degli americani di scegliere liberamente il loro presidente, un "tentativo sfrontato e fuori legge di invertire il risultato delle elezioni del 2016 e di interferire con quelle del 2020". L'impeachment - aggiungono - va "respinto" perché è "un affronto alla Costituzione, alle istituzioni democratiche e agli americani", è la "vendetta" da parte di un partito.

I legali di Trump

Toni duri che lasciando intravedere uno scontro acceso in Senato, dove Trump schiera un “dream team” di legali: oltre a Sekulow e Cipollone, ci sono infatti Kenneth Starr, passato alla storia per aver inquisito Bill Clinton facendolo mettere sotto impeachment, e Alan Dershowitz, il superavvocato che ha tirato fuori dai guai personalità del calibro di O.J.Simpson o Claus von Bulow.

La risposta dei democratici

Ma anche i democratici, nella documentazione presentata in Senato, non risparmiano parole dure contro il presidente che, a loro avviso, deve essere messo in stato di accusa e rimosso dall'incarico. “È una minaccia alla sicurezza nazionale", hanno scritto i democratici della Camera. Poi hanno sottolineato come il presidente Trump "ha dimostrato la sua volontà di corrompere le elezioni" in più occasioni. Le prove finora raccolte, secondo i democratici, sono schiaccianti nel dimostrare che è colpevole delle accuse mosse nei suoi confronti. È improbabile che il Senato, a maggioranza repubblicana, ritenga Trump colpevole. Ma il processo è un'occasione importante sia per i democratici sia per Trump guardando al voto del 2020.

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