Sarraj e Haftar nella capitale tedesca. "Se il generale non pone fine alle ostilità serve una forza internazionale", dice il premier libico al quotidiano Die Welt. Presenti anche Conte e Di Maio
Si svolge oggi a Berlino la conferenza di pace per la Libia. Sarraj e Haftar (CHI È) sono entrambi arrivati ieri nella capitale tedesca. "Se il generale non pone fine alle ostilità serve una forza internazionale", ha detto il premier libico al quotidiano Die Welt. Presenti a Berlino anche Conte e Di Maio. E già stato reso noto che salterà la conferenza stampa congiunta. Angela Merkel chiuderà il summit incontrando i giornalisti insieme al segretario generale dell'Onu Antonio Guterres.
Sarraj: “Europei arrivati tardi e divisi"
Il premier libico Fayez al Sarraj, in un’intervista rilasciata al settimanale tedesco Welt am Sonntag si è detto molto deluso per le divergenze delle posizioni in Europa sulla questione libica, con la Francia più favorevole al rivale Haftar. "L'Europa deve fare autocritica. Gli europei sono arrivati troppo tardi" ha detto il primo ministro.
Le conclusioni
Sono i sei capitoli che compongono le conclusioni del documento che sarà varato dalla conferenza di Berlino sulla Libia. Un testo, rimbalzato sui media internazionali, che fino all'ultimo potrebbe ancora subire limature e cambiamenti e su cui restano al lavoro gli sherpa dei partecipanti al summit: Algeria, Cina, Egitto, Francia, Germania, Italia, Russia, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito, Onu, Unione africana, Unione europea Lega araba e Usa. Ecco i vari punti
Tregua
Il testo chiede "una tregua attuata da tutte le parti interessate" e "passi credibili verso lo smantellamento di tutti i gruppi armati e delle milizie". Previsto in tal senso un ruolo dell'Onu con "l'istituzione immediata di comitati tecnici per monitorare e verificare l'attuazione del cessate il fuoco". La bozza chiede anche "la cessazione di tutti i movimenti militari da parte o in supporto diretto delle fazioni in conflitto".
Embargo
"Chiediamo a tutti gli attori di applicare le sanzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite contro coloro che violino l'embargo sulle armi o il cessate il fuoco", si legge in uno dei passaggi della bozza.
Processo politico e governo unificato
I partecipanti "esortano tutte le parti a riprendere il processo politico inclusivo sotto gli auspici della missione dell'Onu Unsmil", per arrivare alla fine del periodo di transizione con "elezioni parlamentari e presidenziali libere, eque, inclusive e credibili". Nel testo si chiede inoltre "l'istituzione di un Consiglio di presidenza funzionante e la formazione di un governo libico unico, unificato, inclusivo ed efficace approvato dalla Camera dei rappresentanti".
Riforme per la sicurezza
La bozza sostiene "l'istituzione di una forza di sicurezza nazionale unificata libica e forze di polizia e militari sotto l'autorità centrale".
Riforme economiche e diritti umani
I partecipanti alla conferenza incoraggiano anche "riforme economiche strutturali" nel paese e deplorano il "deterioramento della situazione umanitaria". - MONITORAGGIO. Un comitato speciale di 'follow-up' sarà istituito sotto l'egida delle Nazioni Unite per attuare e monitorare i risultati della conferenza di Berlino.
Monitoraggio
Un comitato speciale di 'follow-up' sarà istituito sotto l'egida delle Nazioni Unite per attuare e monitorare i risultati della conferenza di Berlino.