Il premier italiano ha incontrato il presidente turco ad Ankara. Entrambi hanno chiesto una tregua solida in vista del vertice in Germania. “Io, Conte e Putin abbiamo la volontà di partecipare”, ha detto Erdogan. Premier: “Lavorare per Libia unita, autonoma e sovrana”
Incontro ad Ankara tra il premier italiano Giuseppe Conte e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Al centro del colloquio la situazione in Libia. "Mi auguro che si arrivi al più presto al cessate il fuoco permanente”, ha detto Erdogan. Di “urgente necessità di garantire un cessate il fuoco duraturo” ha parlato anche Conte, che però ha sottolineato come “il cessate il fuoco può risultare una misura molto precaria se non inserito in uno sforzo della comunità internazionale per garantire stabilità alla Libia”. “Per questo – ha spiegato il premier – abbiamo condiviso l’opportunità che si acceleri il processo di Berlino". La conferenza in Germania, per cercare una pace duratura, si dovrebbe tenere il 19 gennaio. Oggi, intanto, in Russia sono in corso i negoziati per rafforzare la tregua. I colloqui di Mosca "proseguono in modo positivo" e "questa sera" potrebbero verificarsi gli esiti, ha detto Erdogan.
Erdogan: io, Conte e Putin alla conferenza di Berlino
Tornando alla conferenza di Berlino, il presidente turco ha spiegato: “Questo weekend c'è un vertice a Berlino. Il presidente Conte, Putin e io stesso abbiamo la volontà di partecipare a questo vertice, siamo decisi". La Turchia, ha aggiunto, auspica che a Mosca si trovi un cessate il fuoco "permanente" in Libia che ponga le "basi molto solide della conferenza di Berlino" e "consenta l’inizio di un futuro pacifico". Erdogan ha sottolineato che "continuiamo a supportare le iniziative dell'inviato Onu in Libia Salamè" e che "può esserci la probabilità di una presenza Onu" nel Paese "da osservatori". Erdogan, infine, ha ringraziato l’Italia: "Apprezziamo gli sforzi da parte italiana per raggiungere l'obiettivo" del cessate il fuoco "permanente" in Libia.
Conte: “Lavorare per una Libia unita, autonoma e sovrana”
Anche Conte ha parlato dei colloqui in corso a Mosca. "Confidiamo che la tregua venga siglata – ha detto – e sarà molto importante. Certo non possiamo cantar vittoria su un singolo step, è un processo articolato e complesso. Per rispettare la tregua sarà importante ritrovarsi a Berlino, dove la lista di partecipanti può estendersi". Alla conferenza in Germania, ha spiegato Conte, “l'Ue avrà un grande ruolo ma anche Turchia e Russia lo avranno”. E poi, ha assicurato, "ci saranno anche gli attori libici: non è possibile parlare di Libia se non ci sarà un approccio inclusivo". Il premier ha ribadito che l'Italia sostiene per la Libia il "percorso già disegnato sotto l’egida dell’Onu", che è "sostenitrice di un processo politico" di "piena autonomia" e che "non mira a ingerenze o interferenze che possano condizionare lo scenario futuro". L'Italia, insomma, raccomanda di "lavorare per una Libia unita, autonoma e sovrana". Arrivare a un processo democratico e alle elezioni, ha detto Conte, "richiederà del tempo, sforzi e fatica. L'Italia con l'Onu e l'Ue e i Paesi amici continuerà questo confronto per arrivare a quel risultato".
“Italia e Turchia affrontano sfide comuni”
Infine, Conte ha parlato dei rapporti tra Italia e Turchia. I due Paesi, ha detto, “affrontano sfide comuni: il terrorismo, i flussi migratori, l'instabilità in Medioriente e nel Mediterraneo. È molto importante che possano coltivare un confronto costante, un dialogo politico serrato”.